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Lodo Alfano, premier all'attacco

Il premier non ha cambiato idea sul lodo Alfano. "Ritengo che una legge che sospenda i processi delle più alte cariche dello Stato mentre adempiono alle loro funzioni - ha detto Berlusconi - sia opportuna.

Anzi, vista la magistratura con cui abbiamo a che fare, assolutamente indispensabile". E poi aggiunge: "Soltanto con la serenità e la consapevolezza di non aver commesso alcun reato mi disinteresso dei troppi procedimenti che mi sono addossati".

E sui magistrati politicizzati "i nostri parlamentari - continua Berlusconi - sono in procinto di chiedere una Commissione parlamentare d'inchiesta. Penso che questa iniziativa sia largamente condivisa e debba far luce su una infinità di processi clamorosi, come quelli, tra i tanti, contro Calogero Mannino, contro il generale Ganzer e l'ex capo della polizia De Gennaro. E' un'iniziativa a difesa dei cittadini, ma anche delle migliaia di giudici per bene che lavorano seriamente e che per colpa di pochi vedono diminuire la fiducia degli italiani anche nei loro confronti".

Infine, in merito all'invito a comparire ricevuto nei giorni scorsi dalla magistratura romana in uno spezzone dell'inchiesta milanese sui diritti televisivi, il capo del governo sottolinea come "ancora una volta è scattato l'uso politico della giustizia per cercare di denigrare il presidente del Consiglio. Sono amareggiato soprattutto per Pier Silvio - dice Berlusconi - che in Mediaset non si è mai occupato e non si occupa di questioni fiscali. Viene contestata un'evasione inferiore a un milione di euro, quando quell'anno, il 2004, il mio gruppo versò all'erario imposte per 448 milioni. Ci si aspetterebbe il conferimento di una medaglia d'oro in premio. In un contesto siffatto nessuna persona sana di mente rischierebbe di evadere un quattrocentottantesimo delle imposte pagate! Mi assicurano che la contestazione sarebbe frutto di una diversa interpretazione delle norme tra i commercialisti e l'Agenzia delle entrate. Proprio per evitare questi casi la riforma fiscale dovrebbe far chiarezza su tanti punti controversi che mettono in difficoltà tanti professionisti e imprenditori. Il mio coinvolgimento? Ero Presidente del Consiglio e dal 1994 non mi occupavo, come non me ne occupo tuttora, del gruppo Fininvest e di Mediaset".