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Cosentino ha dato le dimissioni

Nicola Cosentino ha rassegnato le dimissioni dal governo, mantenendo quello di coordinatore del Pdl in Campania.

Per Cosentino l'opposizione aveva presentato una mozione di sfiducia che sarebbe stata votata alla Camera. L'ex sottosegretario all'Economia era coinvolto nello scandalo che riguarda la presunta associazione segreta P3. Alla decisione si è giunti dopo un vertice a palazzo Chigi con Cosentino, Berlusconi e l'altro indagato Denis Verdini.

L'ex sottosegretario aveva già presentato le dimissioni nel febbraio scorso, dopo che la procura di Napoli aveva chiesto al Parlamento l'autorizzazione all'arresto dopo averlo indagato in concorso esterno in associazione mafiosa. La Camera aveva negato l'autorizzazione e Berlusconi aveva respinto le dimissioni. Cosentino è indagato, fra l'altro, anche perché avrebbe cercato di screditare il candidato del Pdl alle Regionali, poi divenuto governatore della Campania, Stefano Caldoro. L'ex sottosegretario è il terzo membro del governo Berlusconi che si dimette perché coinvolto in vicednde giudiziarie: il 4 maggio si è dimesso il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ed il 5 luglio il ministro Aldo Brancher.

Tensione nel Pdl per la mozione di sfiducia
In mattinata il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aveva accolto la richiesta di Pd, Idv e Udc per la votazione sulla mozione di sfiducia nei confronti di Cosentino. Immediata la reazione della maggioranza: "La decisione di Fini è grave perché contrasta con la maggioranza del Parlamento", aveva detto il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni.

Anm: "Magistrati coinvolti si dimettano"
Il segretario dell'Anm, Giuseppe Cascini, ha invitato i magistrati coinvolti nell'inchiesta sugli appalti per l'eolico alle dimissioni: "Bisogna avere la capacità e il coraggio di farsi da parte. E' necessario un segnale forte", ha sottolineato Cascini nel corso del comitato direttivo. "Quando il sospetto sulla tua persona getta ombra sulla categoria è necessario lasciare libera l'istituzione", ha concluso Cascini.