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"Per legge fuori casa a 18 anni"

"Bamboccioni", provocazione di Brunetta

I bamboccioni ancora al centro delle polemiche.

Questa volta è il ministro Renato Brunetta a dare il via a una nuova battaglia contro uno dei malcostumi degli italiani, lanciando l'idea di fare "una legge per far uscire di casa i ragazzi a 18 anni". Ma la provocazione del titolare della Pubblica amministrazione non passa inosservata. Il ministro Roberto Calderoli rimprovera "all'amico Brunetta di averla fatta fuori dal vaso".

Brunetta, intervistato in radio (Rtl), prende spunto dalla sentenza del tribunale di Bergamo che condanna un artigiano di 60 anni a pagare gli alimenti alla figlia di 32 anni ma da otto anni fuori corso all'universita'. Il titolare della Pubblica amministrazione confessa 'di vergognarsi ancora'' perche' ''fino a quando non sono andato a vivere da solo era mia madre che la mattina mi rifaceva il letto''. Il ministro dà, però, le colpe ai padri che ''hanno costruito questa società''. I bamboccioni, infatti, ''sono le vittime di un sistema e organizzazione sociale di cui devono fare il 'mea culpa' i genitori''.

Brunetta non dimentica di citare colui che per primo ha coniato e non senza polemiche la definizione 'bamboccioni': il ministro dell'economia Tommaso Padoa-Schioppa con l'ultimo governo Prodi: ''Ho condiviso Padoa-Schioppa quando ha stigmatizzato la figura dei bamboccioni - spiega Brunetta - anche se quella sua invettiva mancava di un'analisi più complessa''. Secondo il ministro, ''i bamboccioni non lo sono in sé ma sono vittime del sistema italiano di organizzazione sociale''. Brunetta è convinto che ''ci sono i bamboccioni perché le università funzionano male, perché il welfare funziona male e perché si dà più ai padri che ai figli''.

Meloni: "I baby-pensionati diano i soldi indietro"
Segue la provocazione di Brunetta Giorgia Meloni, che a questo punto alza il tiro proponendo una legge per imporre ai baby-pensionati, cioè a chi è andato in pensione a 40 anni, di dare indietro i soldi presi finora, in modo che possano essere reinvestiti creando opportunita' per i giovani e consentendo loro di andare via di casa. Il  ministro della Gioventù non crede affatto che l'Italia sia piena di 'Tanguy'. ''Stimo Brunetta  - ha detto - e quindi leggo la sua 'uscita' come una provocazione. I bamboccioni, quelli che non se ne vanno dalla casa dei genitori perche' stanno troppo comodi, perche' la mamma gli rifa' il letto, stira le camicie e cucina - afferma - sono una minoranza, saranno al massimo un 10%. Gli altri non se ne vanno semplicemente perche' non possono"