FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Berlusconi,Facebook: via le minacce

Iniziativa dopo i messaggi sul premier

Facebook è pronta a cancellare ogni contenuto introdotto sul social network che costituisca una minaccia.

I vertici della web-community hanno annunciato questa iniziativa in seguito ai contenuti inseriti online dai gruppi che invitano alla violenza contro Silvio Berlusconi. "Esamineremo tutte le richieste di intervento con contenuti relativi al premier - dicono - Su Facebook non è permesso promuovere o pubblicare contenuti violenti e minacciosi".

Questo mentre la procura di Roma ha aperto un fascicolo sui gruppi sorti in queste ore sul social network più famoso al mondo, dopo l'aggressione al premier Silvio Berlusconi da parte di Massimo Tartaglia. Secondo quanto si apprende, la procura procederebbe per istigazione alla violenza, sulla base di un'informativa inviata dalla polizia postale in cui si ipotizza che almeno una decina di gruppi costituiti sul social network abbiamo una forte connotazione violenta.

Fa sapere Facebook: ''Esamineremo molto attentamente tutte le richieste di intervento con contenuti relativi al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e reagiremo tempestivamente per rispondere, eventualmente cancellando ogni tipo di contenuto che minacci direttamente una persona. Su Facebook non e' permesso promuovere o pubblicare contenuti violenti e minacciosi'': cosi', in una dichiarazione ufficiale, il social network Facebook prende posizione e risponde alle sollecitazioni del governo in merito ai gruppi pro e contro il premier. 

''Detto questo - aggiunge la nota da Palo Alto, California -, vogliamo anche che Facebook sia un luogo dove le persone possano discutere apertamente ed esprimere le proprie opinioni, rispettando nel contempo i diritti e i sentimenti degli altri. Con piu' di 350 milioni di utenti nel mondo che usano Facebook come luogo per discutere e condividere tutto cio' che e' ritenuto importante, a volte accade che qualcuno prenda posizione in merito ad argomenti che altri trovano controversi, sbagliati o anche offensivi. Il fatto che alcuni tipi di commenti e contenuti possano infastidire - per esempio critiche alle politiche del governo e alle ideologie politiche - non e' una ragione sufficiente per rimuovere una discussione.

Questi dibattiti online non sono altro che un riflesso di quello che avviene offline, dove le conversazioni hanno luogo liberamente nelle case delle persone, via email o al telefono''. Nella nota, Facebook specifica poi che ''il gruppo originario 'Uccidiamo Berlusconi' e' stato disabilitato. Sebbene i contenuti e le discussioni all'interno del Gruppo - che parlano ampiamente della politica di Berlusconi e delle sue vertenze legali - non violino i nostri termini di utilizzo, e' quello che invece fa il nome del Gruppo.

Abbiamo quindi contattato i suoi amministratori - spiega il social network - e chiesto loro che il nome del Gruppo fosse immediatamente cambiato. Se all'inizio la richiesta e' stata accolta, successivamente il nome e' stato cambiato nuovamente: per questo motivo il Gruppo e' stato rimosso completamente''.