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"Lotta a mafia senza precedenti"

Maroni: "Con misure allʼavanguardia"

"Questo governo ha avviato una azione di contrasto alla mafia senza precedenti negli ultimi decenni".

Queste le parole del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nella conferenza stampa convocata al Senato per illustrare i risultati della lotta alla criminalità organizzata. Si tratta, ha sottolineato Maroni, insieme al collega Angelino Alfano e ad altri esponenti del Pdl, "di misure all'avanguardia nel mondo".

Si tratta, ha sottolineato Maroni, ''di misure all'avanguardia nel mondo. Le opinioni sono legittime ma i numeri hanno una forza intrinseca che prevale sulle tante scempiaggini dette''. E i dati citati dal ministro indicano che ad oggi, nei 18 mesi di governo Berlusconi, sono stati arrestati 21 dei 30 latitanti piu' pericolosi, ''un risultato superiore del cento per cento rispetto ai 19 mesi precedenti; sono stati inoltre arrestati 299 latitanti (+83%), confiscati 2.942 beni per un valore di 1,8 miliardi di euro (+328%), mentre i beni sequestrati sono stati oltre 11 mila, per un valore di 6,2 miliardi di euro (+71%)''.

Maroni: agenzia per i beni confiscati
''Una vera e propria agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati che possa valorizzare quelli sequestrati fino a che non arrivi il provvedimento di confisca e possa utilizzare al meglio i beni confiscati, anche vendendoli''. Questa la proposta fatta dal ministro degli Interni, Roberto Maroni, al convegno del Pdl sui risultati del centrodestra nella lotta alla mafia, tenutosi al Senato insieme al ministro della Giustizia Angelino Alfano. ''La complessità della gestione di questo immenso patrimonio di oltre 6 miliardi di euro - spiega Maroni - richiede una riflessione sugli strumenti consigliati per poterlo gestire''. Il responsabile degli Interni ricorda che nel pacchetto sicurezza ha affidato ai prefetti il compito di gestire i patrimoni della mafia ma ora lancia l'ipotesi dell'agenzia nazionale. Riguardo al tema delicato della vendita dei beni che potrebbero essere riacquistati dagli stessi mafiosi, Maroni assicura che ''si prenderanno tutte le opportune, adeguate cautele e precauzioni perché nè direttamente, nè indirettamente per interposta persona tornino nel patrimonio della mafia''.

Alfano: "41bis a Nicchi, è recordo con 645 casi"
''Proporrò il 41 bis per il boss mafioso Nicchi e con questo i detenuti sottoposti a regime speciale saranno ben 645, è il record storico''. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, presentando i risultati del contrasto alla criminalità organizzata durante il governo Berlusconi.Governo e magistrati giocano insieme". E ancora per il Guardasigilli, ormai, la mafia è già in ginocchio: i leader storici di Cosa Nostra sono in cella. L'obiettivo è stenderla e liberarci della mafia al più presto". Alfano ha sottolineato l'importanza "dell'antimafia delle leggi e dei fatti" che hanno consentito, al governo Berlusconi, di arrivare a "grandi risultati". "Governo, magistratura e forze dell'ordine giocano in un'unica squadra", ha aggiunto.

"Meno tv, più lavoro in procura"
"Qualche convegno in meno e qualche latitante in più arrestato fa bene al Paese". Lo ha affermato il ministro della Giustizia Angelino Alfano nel corso della conferenza stampa tenuta al Senato con il collega dell'Interno Roberto Maroni. Il Guardasigilli ha innanzitutto reso omaggio al procuratore capo di Palermo Messineo per i recenti arresti di importanti latitanti, tra cui quello di Gaetano Fidanzati "che ha consentito di decapitare la mafia palermitana e che ha dato l'idea di un qualcosa che viene troppo spesso trascurata: si puo' battere e vincere la mafia senza fare il giro di tutte le televisioni nazionali, si puo' combattere e vincere la mafia senza fare convegni". "Anzi - ha detto ancora Alfano - lavorando di più in Procura e dando l'esempio ai colleghi di un lavoro senza le luci accese delle telecamere si arrestano piu' latitanti e quindi qualche convegno in meno e qualche latitante in più arrestato fa bene al Paese".