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Libertà di stampa,parte la protesta

Attesi 300 pullman da tutta Italia

Saranno centinaia, forse trecento, i pullman attesi oggi nella Capitale per aderire alla manifestazione in difesa della libertà di stampa.

Una protesta che via via, fino all'ultimo minuto, ha visto aumentare sempre più la lista delle adesioni: gruppi politici, associazioni, semplici cittadini partiranno da Piazza del Popolo e sfileranno per dire no al bavaglio. Dunque, non solo giornalisti. La manifestazione in diretta dalle 16 nello speciale Tg4

E, il presidente della Federazione nazionale della stampa non nasconde il suo entusiasmo per il coinvolgimento emotivo che ha accompagnato questa protesta: "'Sarà una manifestazione serissima - preannuncia  Roberto Natale - altro che farsa. E Piazza del Popolo darà una risposta anche al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e alla maniera offensiva con la quale ha giudicato questa iniziativa e ha parlato dei giornalisti in termini di troppi farabutti".

E ancora, aggiunge Franco Siddi, segretario del sindacato unitario, "libertà di stampa non vuol dire solo avere a disposizione decine di giornali ma anche avere tutte le notizie che meritano di essere pubblicate'', quindi questa protesta (organizzata dalla Fnsi)ci ''aiuta a riscattare anche all'estero l'immagine dell'Italia''. E, a conferma dei timori di molti giornalisti, proprio oggi Reporter sans Frontieres, anticipando il rapporto che sarà reso noto il 20 ottobre, ha detto che il nostro Paese è sceso nella classifica della libertà di stampa e che Berlusconi potrebbe essere inserito nella ''lista dei predatori della libertà di stampa''.

I cdr di Mediaset
Solidarietà al sindacato nazionale dei giornalisti arriva anche dal comitato di redazione di Mediaset: "Il coordinamento dei Cdr di Mediaset - ecco il comunicato -  è al fianco del Sindacato Nazionale dei giornalisti nel giorno in cui scende in piazza per la tutela dell’informazione. Il coordinamento esprime preoccupazione per l’estremizzazione della lotta politica, che i mezzi di informazione in parte subiscono e in parte finiscono con l’alimentare, in un generale imbarbarimento della vita civile. Un andamento al quale è più che mai necessario porre un argine".

Il rinvio
La manifestazione di oggi, già prevista per il 28 settembre e poi rinviata dopo la strage dei militari italiani a Kabul, si aprirà con un concerto dell'Orchestra di piazza Vittorio ed entrerà nel vivo, con gli interventi dei vertici Fnsi, ma anche con quelli di Roberto Saviano e Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale. A partecipare, tra gli altri, anche la Cgil e la Fim-Cisl, i partiti dell'opposizione parlamentare (dal Pd all'Idv) a extraparlamentare, Sinistra e Libertà, Rifondazione Comunista e Comunisti italiani. Ma anche rappresentanti del mondo cattolico. '''Vogliamo testimoniare la nostra preoccupazione dinanzi al clima pesante di condizionamento e di intimidazione cui abbiamo assistito in questi mesi e ancora negli ultimi giorni'', ha spiegato il presidente delle Acli, Andrea Olivero.

Manifestazioni parallele si terranno in dodici città italiane ed europee, da Barcellona a Londra, mentre a Parigi la rivista Focus  ha organizzato una "ronda" in place d'Italie per ''sensibilizzare la popolazione sui rischi che sta correndo la stampa italiana''.

Bonaiuti: "E Santoro?"
Ma dal governo prendono le distanze. "'E' una sorta di buffonata - sbotta il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti - Qualcuno per caso è intervenuto in toni censori contro Santoro che ha fatto una trasmissione tutta costruita attraverso il buco della serratura o il gossip?'', sottolineando anche che come ''tutti i talk show politici sono orientati a favore della sinistra''.


DALLE 16 SU TGCOM LA DIRETTA STREAMING DELLA MANIFESTAZIONE DI ROMA