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Gianfranco Fini querela Feltri

Dopo gli attacchi sul "Giornale"

Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha presentato la sua querela contro il direttore del "Giornale" Vittorio Feltri.

Lo ha annunciato la presidente della commissione Giustizia della Camera, e avvocato di Fini, Giulia Bongiorno. La querela è stata sporta in relazione all'articolo "Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento. Ultima chiamata per Fini: o cambia rotta o lascia il Pdl".

Lo ha annunciato il presidente della commissione Giustizia della Camera e avvocato di Fini, Giulia Bongiorno. "Dando seguito al mandato ricevuto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, è stata presentata querela contro il direttore de Il Giornale, Vittorio Feltri, in relazione all'articolo 'Il presidente Fini e la strategia del suicidio lento. Ultima chiamata per Fini: o cambia rotta o lascia il Pdl'".


Fini in Aula: "Questione da affrontare in altre sedi"
''Per il doveroso rispetto nei confronti delle istituzioni non è certamente questa la sede in cui il presidente della Camera intende affrontare questa questione: accadrà certamente in altra sede, politica e giudiziaria''. Così il presidente della Camera Gianfranco Fini conclude la breve discussione, avviata dal capogruppo del Pd Antonello Soro, che si è svolta nell'aula di Montecitorio sugli attacchi da lui ricevuti dal Giornale di Vittorio Feltri.

Feltri: "La querela è un messaggio mafioso"
''Messaggi a Fini? Ma le pare che un bergamasco come me possa mai sognarsi di mandare messaggi mafiosi? Semmai l'annuncio di querela e' un messaggio mafioso, perche' le querele si fanno, non si annunciano''. Il direttore del Giornale Vittorio Feltri commenta cosi' l'annuncio di querela e nega che l'aver citato un fascicolo a luci rosse del 2000 ''su personaggi di An'' rappresenti un avvertimento.

"Il fascicolo a luci rosse di cui ho scritto sul mio giornale riguarda una vicenda nota, un procedimento giudiziario chiuso nel 2000 con sentenza dal Tribunale di Roma. Non si puo' parlare di un avvertimento mafioso, trattandosi di fatti noti".

"Qui - conclude Feltri - non stiamo parlando di un dossier dei servizi segreti, ma di una vicenda di cui si e' occupato anche Marco Travaglio in un suo libro. Tutti possono parlare della D'Addario e io non posso tirare fuori una storia nota. Ma stiamo scherzando?".