FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Marino-Usa, spuntano due lettere

Note spese gonfiate, Pittsburgh replica

Due lettere dal contenuto opposto tornano sul caso che ha coinvolto Ignazio Marino, candidato alla segreteria del Pd: una nota ufficiale dell'Università di Pittsburgh, scrive Il Corriere della sera, conferma il contenuto della lettera di "allontanamento" del medico pubblicata da Il Foglio il 24 luglio, e una missiva di referenza, inviata dal professor Thomas E.

Starzl, all'università di Jefferson il 31 ottobre 2002, dopo le dimissioni di Marino.

Quest'ultimo documento esalta la professionalità del chirurgo e attribuisce le sue dimissioni "alle più alte considerazioni etiche. E' stata una decisione guidata dalla coscienza per la quale lo ammiro", scrive Starzl.

L'Upmc (l'università di Pittsburgh proprietaria in joint venture dell'Ismett di Palermo, del quel era direttore Marino), invece, è tornata sulla vicenda "in risposta alle continue richieste di chiarimenti" con una nota di Paul Wood, vicepresidente delle pubbliche relazioni. L'università ribadisce che "la lettera firmata dal dottor Marino il 6 settembre 2002 è la lettera finale e ufficiale delle dimissioni e non rappresenta né una bozza né un tipo di lettera standard di conclusione del rapporto". Poi torna sulle "irregolarità" nelle note spese: "Furono portate alla luce dal servizio di audit di Upmc e non dal dottor Marino e questo accadde in modo ripetuto e nell'arco di molti mesi e non si è limitato a un solo evento". La corrispondenza successiva, spiega la nota, regolava semplicemente le modalità della fine del rapporto.

Dal canto suo, Marino ribadisce di aver segnalato di propria iniziativa "le discrepanze": "Lo feci in agosto con una mail a Palermo, indirizzata a Giuseppe Alongi. Chiedevo di tornare in possesso delle note essendomi accorto di averle presentate anche a Palermo". E sulle motivazioni che hanno visto uscire queste lettere a sette anni di distanza, il candidato alla segreteria del Pd spiega: "C'è un interesse di qualcuno a fare in modo che si parli di episodi conclusi e che non hanno avutoalcuna rilevanza legale: si vuole impedire che si parli dei contenuti della mia candidatura". E sull'Upmc aggiunge: "Sto valutando se querelare per diffazione, ha un'importante situazione di affari da proteggere in Sicilia, a Palermo".