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"Berlusconi? Un uomo perbene"

Mara Carfagna difende il premier

Se la prende con una sorta di “follia collettiva”, o meglio, con un “vizio malsano” che bisogna frenare al più presto.

Anche perché, è arrivato il momento di non “guardare e giudicare la politica dal buco della sarratura”. Così, Mara Carfagna, in una lettera inviata al Corriere della Sera, decide di scendere in campo per difendere a spada tratta il suo presidente del Consiglio, “un uomo perbene, leale e rispettoso”.

Di qui la richiesta alla politica ''di fare un passo indietro, di ritornare al di qua di quel limite della decenza e del buon senso che è stato abbondantemente superato''. Insomma, il ministro per le Pari nopportunità ricorda che ''l'Aula di Montecitorio è stata frequentata da personaggi condannati per banda armata e concorso in omicidio, onorevoli che candidamente hanno ammesso di prostituirsi prima di approdare alla Camera, altri che sono stati sorpresi a contrattare per strade prestazioni con transessuali. Ma nessuno - sottolinea - si è mai indignato''.

Ecco perchè, spiega ancora, arriva il ''sospetto'' che sia proprio Berlusconi che ''indigna, scandalizza, inquieta''. Carfagna invita a spostare il confronto sulle ''cose realizzate'' dal governo perchè, dice ''in un Paese normale chi fa politica viene giudicato per ciò che fa e chi governa per come governa''. Poi, assicura: Berlusconi è ''un leader mai prepotente o arrogante, consapevole di un'innata capacità seduttiva che ha usato a fini di ricerca del consenso e non per scopi morbosi. Un uomo leale, perbene e rispettoso. Una persona di garbo e gentilezza che, in un mondo di cafoni, sono qualità rare e invidiabili. Il resto, tutto il resto, sinceramente sono affari suoi''.

Anche perchè, per il ministro sarebbe necessario tornare ad aoccuparsi dei "problemi veri". Il Paese, conclude, "ne trarrebbe un grande vantaggio. La qualità e il livello dell'attività politica che qualcuno si diverte a far scadere verso il basso, ritroverrebbero dignità e centralità".