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"Franceschini non conosce rispetto"

Pier Silvio Berlusconi contro leader Pd

"Ma Franceschini come si permette? Anche alla campagna elettorale c'è un limite".

Così Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset, replica a Dario Franceschini che aveva detto: "Fareste educare i vostri figli a un uomo come Silvio Berlusconi?". "Io - continua Pier Silvio -, sono stato educato da Silvio Berlusconi. E i miei valori sono i suoi. Amore per il lavoro, generosità e rispetto per gli altri. Quel rispetto che Franceschini non conosce".

Parole dure anche da Marina Berlusconi: "'Franceschini dovrebbe vergognarsi. Chi gli dà il diritto di giudicare Silvio Berlusconi come padre? Con le sue parole offende anche me come figlia. Una figlia profondamente orgogliosa del padre che ha e dei valori che mi ha trasmesso. Sarei felice per i figli di Franceschini - aggiunge - se avessero un padre come il mio''. E anche il più giovane dei figli del premier Silvio Berlusconi è intervenuto in difesa del padre."Sono contento e orgoglioso dell'educazione che ho ricevuto e dei valori che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia", ha dichiarato in una nota. "Non vedo perché la politica si permetta di giudicare Silvio Berlusconi come padre", ha sottolineato, "si tratta di piani diversi che non dovrebbero essere mai sovrapposti".

Da Franceschini, poi, arrivano le scuse: ''Ho visto la reazione indignata di Pier Silvio Berlusconi e mi dispiace che abbia male interpretato le mie parole. Se le riascolta vedrà che non ho mai espresso, né lo farò, alcun giudizio su di lui e la sua famiglia. Ho parlato di valori che un uomo pubblico deve trasmettere al paese''.

Il botta e risposta giunge al termine di una giornata politica caratterizzata dalla pubblicazione su alcuni giornali esteri di articoli critici su Berlusconi. Se da un lato Franceschini aveva detto che non gli sembrava il caso di commentare la stampa estera, dall'altro aveva lanciato una frecciata al premier sull'educazione dei figli.

Frattini: "Disonestà sul premier"
Su Berlusconi da parte della stampa estera "non ci sono pregiudizi, c'è disonestà", ha affermato il ministro degli Esteri Franco Frattini. "I risultati del governo sono sotto gli occhi di tutti: sono fatti, dati, cifre, c'è il consenso degli italiani. Negare tutto questo è disonestà", afferma Frattini.

Ghedini: "Premier pericoloso? E' un'offesa agli italiani"
"L'editoriale del Financial Times che definisce Berlusconi un pericolo è il riscontro che c'è uno stretto legame tra alcuni giornali italiani e alcuni giornali stranieri che cercano di delegittimare Berlusconi e fanno un pessimo servizio al Paese". Lo dice, a Radio Radicale, il deputato Pdl Niccolò Ghedini. "Berlusconi non è pericoloso, altrimenti 20 milioni di italiani sarebbero impazziti. Non è un'offesa a Berlusconi ma agli italiani".

Soro: "La stampa estera lancia un allarme"
''Anziché rivolgere insulti volgari e gratuiti al segretario del Pd, gli amici di Berlusconi farebbero bene a trovare una risposta plausibile alle preoccupanti parole riservate dalla stampa internazionale ai comportamenti del premier'', afferma Antonello Soro, presidente dei deputati Pd. ''A meno che - aggiunge - non si voglia liquidare anche il Financial Times, El Pais e Il Guardian come giornali sovversivi. Se l'opinione pubblica internazionale comincia ad avere dell'Italia un'immagine allarmata - conclude - questo dipende dall'atteggiamento dispotico di Berlusconi che non perde occasione per mostrare le sue pericolose pulsioni autoritarie''.

Idv: "Il premier rovina la nostra immagine all'estero"
"Silvio Berlusconi distrugge l'immagine internazionale dell'Italia e gli articoli del Financial Times e del Pais sono solo un piccolo esempio". Lo afferma il capogruppo dell' Idv alla Camera Massimo Donadi. "La stampa estera - continua Donadi - non risparmia critiche pesantissime a Berlusconi e le principali testate internazionali si chiedono come possa continuare a governare dopo che agli scandali giudiziari si sono aggiunti forti dubbi sulla sua condotta morale. Dubbi che il premier ha alimentato con le sue bugie. Le continue gaffe di Berlusconi e le sue leggi hanno rovinato la nostra immagine internazionale, spaventato gli investitori e creato problemi ai nostri imprenditori. Un danno non solo d'immagine, ma anche economico".

Nella seconda pagina gli attacchi della stampa estera

L'articolo del Financial Times
Il fascismo non è il futuro più probabile dell'Italia, ma quello che succede oggi resta comunque un cattivo esempio per tutti. Lo sostiene il Financial Times prendendo spunto dal dibattito intorno alle polemiche su Silvio Berlusconi. "Berlusconi chiaramente non è Mussolini: ha plotoni di veline, non di Camicie nere", dice l'editoriale. "Nessun fascismo, ma un pericolo - innanzitutto per l'Italia - e un cattivo esempio per tutti".

Secondo l'Ft il pericolo che l'Italia corre "consiste nel fatto che i media sostituiscano i contenuti seri della politica con quelli dello spettacolo. E' quello di una spietata demonizzazione dei nemici e il rifiuto di accordare una base di indipendenza ai vari poteri. E' quello di investire una fortuna al servizio della creazione di una immagine forte, fondata su un successo senza fine e sul sostegno popolare". Che Berlusconi sia così forte, prosegue il quotidiano, "è in parte colpa di una sinistra tentennante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo che ha troppo spesso accettato un ruolo subalterno. Molto di tutto ciò è il difetto di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato".

El Pais si muove sulla stessa linea
Anche il quotidiano spagnolo di area socialita El Paìs dedica il suo editoriale a Silvio Berlusconi definendolo "Impunito". Sottotitolo: "La condotta politica e personale del primo ministro mina la credibilità italiana". Secondo El Paìs Berlusconi al suo terzo governo e dopo quindici anni di vita politica, è oggi "più populista che mai e continua ad essere tanto più capace di governare per se stesso quanto incapace di pensare alla collettività...con il tempo ha realizzato il suo unico obiettivo: la sua impunità giuridica".

"Le ultime decisioni del suo governo mostrano una scalata inquietante di questa impunità morale", prosegue El Paìs spiegando che questo avviene in un contesto di "sinistra scomparsa, 15 punti indietro la Pdl secondo i sondaggi", grande sostegno popolare e controllo dei media. Sulla condanna per corruzione giudiziaria a carico dell'avvocato britannico David Mills che, secondo le motivazioni della sentenza avrebbe mentito per protegger Berlusconi, l'editoriale di El Paìs dice che "a qualunque altro uomo politico sarebbero costate le dimissioni immediate". Quanto alla vicenda Noemi, secondo El Paìs, questa rappresenta "un clima decadente da basso impero che persino la chiesa comincia a criticare". Berlusconi "ha mentito" e si rifiuta di rispondere alle domande poste da Repoubblica sulla vicenda. "Tutto fa pensare che l'Italia abbia di fronte quattro anni di barzellette e ridotta credibilità".

Il pezzo pubblicato dal Guardian
"Silvio Berlusconi affronta nuove domande sul suo rapporto con la modella Noemi Letizia", titola The Guardian. Berlusconi ha dichiarato di aver conosciuto la ragazza attraverso i suoi genitori, definiti vecchi amici, ricorda il quotidiano, ma un ex fidanzato della ragazza ha raccontato al quotidiano La Repubblica che 'i genitori di Noemi non c'entrano niente, il legame è solo con lei'.