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Senato,Prodi non passa al Senato

I no sono 161, i sì 156, un astenuto

Giornata clou per il governo Prodi che, se non ci saranno novità importanti, dovrebbe recarsi al Senato questo pomeriggio e chiedere la fiducia

20:46 - Il senatore di An, Nino Strano, stappa una bottiglia di spumante immediatamente dopo la proclamazione del risultato della votazione sulla fiducia da parte del presidente del Senato Franco Marini. Mentre nei banchi dell'opposizione scoppia l'atteso applauso, l'esponente di An spruzza i colleghi con lo spumante e mangia davanti a tutti una fetta di mortadella.

20:45 - "Siamo stati purtroppo buoni profeti. Il governo cade da destra per mano delle defezioni di Mastella e Dini, dietro pressione dei poteri forti. Ma non puo' sottacersi che una delle cause delle cadute del governo è stata la scelta del Pd, che aveva dichiarato conclusa fin d'ora l'esperienza della nostra alleanza". Lo afferma Oliviero Diliberto, commentando il no del Senato alla fiducia al governo.

20:39 - "Ero convinto Prodi si dimettesse. Ora si va dritti dritti a votare". Così il leader di An, Gianfranco Fini, commenta le votazioni sulla fiducia al Governo Prodi in Senato.

20:35 - GOVERNO BATTUTO, SENATO NEGA FIDUCIA - 156 sì, 161 no e un astenuto. Tre senatori (Pallaro, Pininfarina e Andreotti) non hanno partecipato alla
votazione.

20:19 - L'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella ha votato no alla fiducia per il governo Prodi. Passando sotto il banco della presidenza per esprimere il suo voto è stato applaudito dai senatori del centrodestra.

20:15 - Romano Prodi ha lasciato il Senato, insieme a Massimo D'Alema, mentre sono in corso le operazioni del voto di fiducia

20:16 -
Anche il 'dissidente' dell'Udeur, Nuccio Cusumano, pronuncia il suo sì alla fiducia. Al momento del suo voto, dai banchi del centrosinistra si sono levati applausi, qualche urlo di disapprovazione dal centrodestra.

20:02 - Iniziate attraverso la chiamata nominale la votazione per la fiducia al governo

20:01 - "La direzione nazionale dell'Udeur, preso atto della posizione assunta in sede di dichiarazione di voto sulla fiducia al governo dal senatore Nuccio Cusumano, ha deliberato la sua espulsione dal partito per indegnità politica". Lo rende noto il partito di Clemente Mastella in una nota.

20:00 - "Questa crisi non si è aperta nel nome del popolo italiano. Non dei suoi bisogni, aspettative, critiche o proteste, e' nata da una vicenda, che non abbiamo esitato a definire seria e grave, che ipoteca il futuro del Paese ma che non ha guardato al futuro del Paese, non ne ha avuto cura". Il presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro non ci sta e intervenendo in Aula al Senato in sede di dichiarazione di voto sulla fiducia al governo, vuole chiarire i termini della questione, con la puntigliosita' che le è propria. La senatrice Pd si dispiace e ritiene "ingiusta e ingenerosa" la "scarsa solidarieta' personale e politica" lamentata da Clemente Mastella ma rilancia: "Mi lasci dire che il difetto di solidarieta' nei suoi confronti non puo' giustificare la mancanza di solidarieta' nazionale che Lei ha dimostrato uscendo per fatto politico personale dalla maggioranza di governo, consegnando il Paese alla crisi di governo, ad un futuro che puo' essere incerto e che presenta le sfide e i rischi seri di cui ci ha parlato il presidente Prodi".

19:55 - Renato Schifani ribadisce in aula, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Prodi, la linea espressa in questi giorni da numerosi esponenti di Fi ed in testa il leader Silvio Berlusconi. Per il capogruppo di Forza Italia al Senato, infatti, l'unico sbocco della crisi dell'esecutivo dell'Unione sono le elezioni anticipate. "E' un dovere ridare la parola ai cittadini -dice in aula- e va permesse agli italiani di tornare a votare per riprendere a costruire il loro Paese con un fisco piu' equo, una giustizia che funziona, il rispetto della privacy e delle liberta' individuali di ciascuno".

19:49 - "Le elezioni sono l'unica strada. Non lo chiediamo noi, lo chiede la gente". Si esprime così Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, venuto a Palazzo Madama per assistere alle ultime battute della seduta per il voto di fiducia al governo Prodi.

19:38 - Sono cinque i senatori a vita presenti in aula: Rita Levi Montalcini, Emilio Colombo e gli altri due ex presidenti della Repubblica, Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi. Nella prima parte dei lavori era seduto in Aula anche il senatore a vita Giulio Andreotti che, al momento, non è nell'emiciclo. Unico assente fra i senatori a vita, Sergio Pininfarina.

19:37 - Il partito democratico la pensa come Prodi e vuole essere travolto con lui oppure è in grado di metterlo da parte e farsi carico del problema decisivo di cambiare la legge elettorale? E' la "domanda politica" che il presidente dei senatori dell'Udc, Francesco D'Onofrio, ha rivolto in Aula al Senato, nella sua dichiarazione di voto sulla fiducia al governo, al partito guidato da Walter Veltroni. Quindi D'Onofrio ha spiegato, rivolto direttamente al premier: "La nostra domanda politica oggi è: con la sua decisione di venire in Senato lei sta giocando una partita esterna al Pd contro qualcuno? Immagina un'Italia liberata dal Pd? Da questo punto di vista il Pd la pensa come lei e vuole essere travolto da lei? Se così è noi non temiamo né le elezioni, né il referendum".

19:34 - Il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni, sta seguendo il dibattito in Senato dagli schermi della sede del Pd, a Santa Anastasia. Il sindaco è stato raggiunto da Ermete Realacci e dal capogruppo del Pd alla Camera, Antonello Soro.

19:20 - "Presidente lei oggi ha l'occasione di fare felici tanti, tanti italiani: vada a casa". Roberto Castelli, capogruppo della Lega al Senato, conclude così l'intervento con cui dichiara il no del Carroccio alla fiducia per il Governo. Castelli accusa Prodi per "la caccia al voto condotta in questi giorni e queste notti, con lusinghe, promesse, minacce. Forse qualche risultato l'ha avuto. Ma anche se passerà queste forche caudine lo dovrà alla falange militarizzata dei senatori a vita". E dunque, "è solo questione di tempo".

19:15 - Il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi è appena entrato nell'Emiciclo di Palazzo Madama per votare la fiducia al governo. L'ex capo di Stato ha preso posto al banco dei relatori accanto alla senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Al momento, i senatori a vita in aula sono Ciampi, Levi Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro e Francesco Cossiga. Giulio Andreotti, presente per tutto il pomeriggio al suo posto, ora non è tra i banchi dell'aula.

19:10 - "Amici del Pd, volete proprio regalare l'Italia a Berlusconi? E' per questo che siete nati? Ci volete dire che legge elettorale volete? E cosa volete fare da grandi?". Lo ha detto il capogruppo di Sinistra democratica, Cesare Salvi intervenendo in Aula al Senato in sede di dichiarazione del proprio voto positivo alla fiducia al governo Prodi.

19:00 - "Ogni decisione spetta al Capo dello Stato". Così l'ex Guardasigilli, Clemente Mastella, risponde ai giornalisti al Senato che gli chiedono cosa accadrà se il governo dovesse non ottenere la fiducia a palazzo Madama. E lei, che farà se si va ad elezioni? "Non lo so, mica devo fare la politica per forza... Sono una persona seria".

18:45 - Il senatore a vita, Giulio Andreotti, potrebbe non partecipare al voto di questa sera al Senato, sulla fiducia a Romano Prodi. Secondo quanto riferiscono fonti parlamentari di Forza Italia, Andreotti avrebbe manifestato l'intenzione di non partecipare.

18:27 - Aniello Formisano, capogruppo dell'Idv, conferma il voto positivo alla fiducia al governo Prodi. "Avete ancora davanti a voi il compito di mettere a posto i conti per l'Italia, per questo voteremo sì, per dovere di lealtà verso gli elettori" ha detto Formisano.

18:25 - Il presidente dell'Udeur, Clemente Mastella, conferma il suo "no" alla fiducia al governo Prodi. "La maggioranza non c'è più, c'è una crisi politica, signor presidente del Consiglio", ha detto Mastella rivolgendosi a Prodi. "Dico no con molta fermezza - ha proseguito l'ex ministro della Giustizia - perché occorre un salto di qualità politico. Dico ma con dispiacere".

18:18 - "Per senso di responsabilità, anche se con molte incertezze, voto la fiducia". Lo annuncia in aula il senatore a vita Francesco Cossiga motivando la sua scelta dalla delicatezza del momento sia a livello di politica interna che internazionale ed anche con il fatto "se questo governo non otterrà la fiducia, si aprirà una crisi che faccio fatica a capire dove porterà".

18:11 - "Oggi crediamo che il Paese non debba essere condannato all'ingovernabilita' di un Senato dai numeri impossibili ma debba ritrovare la forza per costruire, responsabilmente, un Governo istituzionale in grado di sviluppare in tempi stretti poche inderogabili riforme. Ecco perché, per evitare un'inutile agonia e per evitare quel ricorso alle urne del quale il Paese non sente assolutamente il bisogno ci troviamo costretti a non rinnovare la fiducia al Governo Prodi". Lo ha detto in aula al Senato il liberaldemocratico Giuseppe Scalera confermando cosi' la posizione contraria dei diniani sulla fiducia al governo

18:10 - L'Unione democratica composta da Willer Bordon e Roberto Manzione voterà la fiducia al Governo Prodi.

18:03 - "In questo Paese va oggi costruita una sinistra di opposizione. Ha questo significato il mio voto negativo alla fiducia". Lo ha detto Franco Turigliatto, della sinistra critica. Anche il presidente della Commissione Difesa Sergio De Gregorio, che all'inizio della legislatura è passato dal centrosinistra al centrodestra lasciando l'Idv, ha annunciato il suo no alla fiducia per quello che definisce, tra le proteste della maggioranza, "il peggior governo della Repubblica" perché animato da una "pura logica di conservazione del potere".

18:00 - Il Presidente del Consiglio Romano Prodi ha posto la questione di fiducia al Senato sulla risoluzione di maggioranza.

17:59 - "In questi giorni ho letto molte ricostruzioni fantascientifiche: ricatti, minacce..sono fango non per me o per altri esponenti politici, ma per l'Italia". Lo ha detto il Premier, Romano Prodi.

17:58 - Il premier Romano Prodi ha addossato alla Casa delle libertà, con "una modifica alla legge elettorale fatta in fretta e furia", la responsabilità di avere "impedito" alla maggioranza di ottenere una più consistente "maggioranza elettorale".

17:52 - "Abbiamo ripristinato l'avanzo primario, il debito cala costantemente: abbiamo cominciato in modo onesto e responsabile a redistribuire alle famiglie, ai lavoratori, ai pensionati": lo ha affermato il premier Romano Prodi sottolineando la validità dell'operato dell'esecutivo "a meno della metà del suo cammino".

17:50 - "Sono qui per il rispetto dovuto al Parlamento e al vostro ruolo impegnativo": cosi' ha esordito il premier Romano Prodi in sede di replica nell'aula del Senato. "Sono qui non per testardaggine ma per coerenza per portare a termine un patto di legislatura", continua il premier, "Il fatto di essere in Senato dimostra quanto siano importanti le regole della democrazia. Sono qui per rispetto del Parlamento per il vostro ruolo così impegnativo".

17:40 - "Il Senato udite le dichiarazioni del presidente del Consiglio le approva". E' questo il testo della risoluzione che sta girando ora tra i banchi dei senatori del centrosinistra, firmato da tutti i capigruppo dell'Unione ad eccezione di quello dell'Udeur Barbato.

17:32 - "Si commenta da solo". Clemente Mastella, al suo arrivo al Senato, commenta seccamente la decisione del senatore Udeur Nuccio Cusumano di votare la fiducia al governo, in difformità dalla linea del suo partito.

17:25 - "Per evitare fraintendimenti in merito alle 'chiacchiere' fatte con i giornalisti fuori dall'aula in merito alla possibilità di un governo di coalizione Fini-Berlusconi-Veltroni, voglio precisare che per il Prc tale ipotesi non esiste e che siamo pronti ad avversarla in ogni modo". Il capogruppo Prc al Senato Giovanni Russo Spena specifica che "per il Prc, se Prodi non prenderà la fiducia, la cosa più importante è realizzare la legge elettorale e che non ci sembra impossibile un governo istituzionale che duri il tempo di realizzarla".

17:20 - "Vedo quello che sta succedendo. Mi sembra che siamo veramente più vicini a un suk che a qualcos'altro". Così Luca di Montezemolo ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto un giudizio sull'attuale momento politico mentre il governo è impegnato al Senato per il voto di fiducia a margine dell'inaugurazione a Bologna di Arte Fiera. Montezemolo non ha voluto aggiungere altro sulla situazione politica.

17:15 - "Vada in pensione tranquillo onorevole Prodi, ha già dato...". Il senatore della Lega Nord Dario Galli invita il premier ad andare in pensione e a "liberare l'Italia dal suo governo". "Di certo - attacca Galli - in pensione lei vivrà agiatamente con tutti gli emolumenti che ha messo da parte e sarà l'unica tassa che in Padania non ci dispiacerà di votare".

17:05 - "Vediamo come si conclude il dibattito, poi faremo le valutazioni politiche. Una cosa è certa, come ha detto Prodi: il paese non può stare in questo momento senza governo e andare alle elezioni che sarebbero distruttive". In attesa del voto di fiducia, il vicepresidente dei senatori del Pd Nicola Latorre spiega così la linea del Partito Democratico nel quale "c'è una grande unità per evitare le elezioni".

17:00 - "L'esperienza di questo Governo è ormai finita, e solo gli attori protagonisti sembrano non rendersene conto. Per la prima volta nella storia della Repubblica ci troviamo in una situazione nella quale il Presidente Prodi, alle prese con la balcanizzazione della propria maggioranza, è costretto a caricare sulle spalle dei senatori a vita la responsabilità della durata di questo Governo". A parlare il senatore Mauro Cutrufo, capogruppo Dca a Palazzo Madama, nel "giorno del giudizio" al Senato.

16:53 - "La Svp ha stretto un patto programmatico con Prodi e il partito non verrà meno a questo patto e lo onorerà sino alla fine". Lo ha detto il senatore Manfred Pintzger, annunciando la posizione della Svp al senato.

16:45 - Romano Prodi attenderà in aula al Senato il voto di fiducia. A quanto si apprende il presidente del Consiglio intende seguire tutto il dibattito e le dichiarazioni di voto e restera' ad attendere anche il voto di fiducia e il suo risultato.

16:40 - Le notizie sullo stato di salute del senatore Cusumano "sono assolutamente rassicuranti". Lo ha annunciato il presidente del Senato Marini

16:30 - "Non capisco, davvero. Fino a poche ore fa le sue dichiarazioni sul voto di fiducia erano diverse... cosa e' cambiato? Cosa gli ha fatto cambiare idea? Gli hanno offerto qualcosa? Non lo so, verificheremo... ma quanto e' successo e' grave, la politica e l'Italia hanno bisogno di uomini seri...". E' un fiume in pena il senatore dell'Udeur, Tommaso Barbato, protagonista, poco prima in aula al Senato, di un duro 'scambio di idee' con il collega Nuccio Cusumano, che aveva da poco annunciato il suo 'si" alla fiducia, e in seguito alle accuse di Barbato si e' sentito male.

16:20 - Sara' il consiglio di presidenza del Senato ad occuparsi dell'aggressione nell'Aula di Palazzo Madama al senatore Cusumano da parte del collega Tommaso Barbato, entrambi dell'Udeur. Lo ha assicurato il presidente del Senato Franco Marini rispondendo alle richieste di intervento e censura avanzate dal centrosinistra nei confronti dell'aggressore.

16:15 - ''Io non mi sono avvicinato...magari avessi avuto la possibilita', gli avrei sputato in faccia'': cosi' Il senatore Tommaso Barbato, capogruppo dell'Udeur in Senato, dopo lo 'scontro' in aula con il senatore Nuccio Cusumano 'reo' di aver attaccato il leader del partito Clemente Mastella. Barbato, dopo l'incidente, entra chiaramente scosso alla buvette, accerchiato da un gruppo di giornalisti, afferma urlando: ''Cusumano non poteva parlare male di Mastella. Ha avuto tutto quello che voleva. E' un accattone''. Poi incalzato continua ''Questo Paese non risorgera' mai se ci sara' gente di merda a rappresentarlo''. Poi, piu' calmo davanti alle telecamere, Barbato precisa: ''Lui (Cusumano) dice di aver deciso per l'interesse del paese. Io so' solo che l'ufficio politico ha deciso di votare contro la fiducia e lui era d'accordo. Cosa e' successo in questi giorni? Gli hanno promesso qualcosa? Io non lo so. So solo che cosi' si lavora contro le istituzioni e per l'antipolitica''.

16:11 - Sull'esito negativo del voto di fiducia al Governo Prodi in Senato "siamo sereni, i numeri ci sono, non c'e' nessun problema, del senatore Cusumano gia' si sapeva". Lo dice il presidente di Forza Italia al Senato Renato Schifani, dopo che Nuccio Cusumano dell'Udeur ha annunciato in Aula che votera' la fiducia a Romano Prodi.

16:10 - Il senatore dell'Uduer Nuccio Cusumano, dopo essere stato colto da malore e' stato portato via dall'Aula di Palazzo Madama in barella. La seduta e' ripresa e ora il vicecapogruppo del Pd, Luigi Zanda, sta chiedendo al presidente Marini di prendere provvedimenti contro il capogruppo del Campanile Tommaso Barbato che ha aggredito il collega Cusumano. I senatori dell'Unione hanno applaudito a lungo

16:06 - La seduta è ripresa

16:03 - Il senatore dell'Udeur Nuccio Cusumano annuncia al Senato la fiducia al Governo Prodi e viene colto da malore dopo essere stato aggredito verbalmente dal suo collega di partito Tommaso Barbato. Al momento Cusumano è steso sui banchi del Senato e viene soccorso dai Commessi e dai vicini.

16:00 - Dopo l'annuncio di Cusumano è scoppiata la gazzarra in Aula e il presidente Marini è stato costretto a sospendere la seduta

15:50 - Il senatore dell'Udeur Nuccio Cusumano ha annunciato di dissociarsi con le decisioni di Mastella e ha annunciato che voterà la fiducia al governo Prodi

15:45 - "Il nostro gruppo votera' contro la fiducia". Lo annuncia Mario Baccini a nome dell'Udc in aula al Senato. "Non ci preoccupa certo andare al voto" ma "ci auguriamo -aggiunge Baccini- che, dopo la sfiducia, si aprano consultazioni per dar a un governo" di transizione "che porti avanti riforme istituzionali e legge elettorale".

15:38 - "La prudenza e il bene nazionale suggeriscono di evitare di andare al voto di fiducia". Lo chiede Domenico Fisichella nel suo intervento al Senato dopo le dichiarazioni di Romano Prodi

15:30 - Fernando Rossi, ex Prc e ora del gruppo Misto, ha annunciato il suo voto favorevole al governo spiegando che ''non si tratta di una fiducia incondizionata: lo sarebbe se le ultime parole del presidente avessero trovato pratica applicazione nella verifica di governo''. Riferendosi al rischio di crisi, Rossi ha osservato che se cosi' fosse ''verrebbe reciso l'ultimo filo di speranze'' per un cambiamento sociale

15:28 - Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha appena concluso il suo discorso al Senato, nel quale ha chiesto la fiducia al governo per continuare ''un processo riformatore di cui l'Italia ha bisogno''. Prodi ha parlato per 10 minuti, senza mai essere interrotto.

15:26 - "Vi chiedo la fiducia assicurandovi che sono ben consapevole che il governo stesso dovra' rafforzare le sue capacita' decisionali, snellire le sue procedure,migliorare la sua resa, forse ridefinire le sue strutture e la sua composizione". Lo ha detto il premier Romano Prodi parlando al Senato.

15:25 - ''Ho deciso di essere qui oggi - sottolinea Prodi - a chiedere un voto esplicito e motivato e nessuno puo' sottrarsi nel dovere di dire quale altre maggioranza chiede al posto di quella attuale''.

15:22 - "Il Paese ha piu' che mai bisogno di essere governato e non si puo' permettere un vuoto di Governo". Cosi' Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, al Senato per il voto di fiducia al Governo E', aggiunge, "un lusso che l'Italia non si puo' permettere".

15:21 - ''Sono qui al Senato per rispettare e applicare la Costituzione con lo spirito dei Costituenti. La Carta non prevede infatti la prassi delle crisi extraparlamentari, mozioni di sfiducia individuali a un ministro''. Lo ha detto Romano Prodi spiegando le ragioni che lo hanno spinto a parlare oggi a Palazzo Madama per chiedere la fiducia

15:15 - Il premier Romano Prodi ha aperto il suo intervento al Senato esprimendo la solidarieta' sua e del Governo a Clemente Mastella contro il quale - ha detto - ci sono state ''strumentalizzazioni che si sono moltiplicate con vergognoso opportunismo''.

15:10 - Romano Prodi inizia il suo discorso al Senato. Alle 17.40 la replica

14:55 - Il senatore Lamberto Dini, entrando a Palazzo Madama, ribadisce che il suo voto "sarà contrario al Governo", ovvero voterà no alla fiducia chiesta dal presidente del Consiglio Romano Prodi.

14:30 - "Rileviamo come i punti di criticita' che hanno caratterizzato il percorso del Governo in questi mesi si vanno rilevando, alla lunga, decisivi nel determinare una crisi da noi lungamente annunciata e anticipata attraverso una serie di tesi programmatiche ripetutamente disattese,tradotte poi in astensioni e dissensi piu' volte espressi in Aula e pubblicamente durante gli ultimi mesi di legislatura". Lo afferma il senatore dei Liberaldemocratici Giuseppe Scalera.

14:10 - ''Non mi sembra proprio possibile''. Cosi' il vicesegretario del Pd Dario Franceschini risponde in Transatlantico ai giornalisti che gli chiedono se in futuro sara' possibile per il Pd allearsi con chi, nella maggioranza, oggi non votera' la fiducia al governo Prodi.

14:00 - "Sono esausto. Lo scriva: votero' no, voto no, voto no, voto no. E' una decisione presa ormai da giorni. Io non faccio parte di questa 'casta', non posso essere 'comprato' e del resto e' passato qualche giorno dall'ultima volta che ho sentito Prodi. Sono quelli della maggioranza che stanno facendo girare la notizia che io non avrei ancora deciso cosa votare, ma io sono coerente: votero' no. Il governo Prodi non c'e' piu"'. Lo dichiara Franco Turigliatto a diacoblog.com.

13:45 - "Bene Prodi in Senato, c'e' bisogno di scelte e comportamenti trasparenti anche in un momento cosi' difficile per il governo". Lo dice il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli.

13:15 - "Abbiamo il dovere, e ne sentiamo l'assoluta urgenza, di avvisare l'opinione pubblica, il popolo italiano, che un qualsiasi scioglimento anticipato, del Parlamento, e conseguenti nuove elezioni, rappresenterebbero una vera sciagura per il paese". Lo affermano in una nota i Radicali italiani.

13:05 - "Riconosco a Prodi la coerenza e la testardaggine nel voler portare la crisi in Parlamento e per questo lo rispetto, ma al Senato i numeri gli sono macroscopicamente contro". Lo dice il presidente dei senatori di Forza Italia, Renato Schifani, che ritiene che il governo abbia le ore contate per la caduta a Palazzo Madama. "Dietro l'angolo vedo le elezioni - aggiunge - perché il referendum e' alle porte e i piccoli partititi della maggioranza fanno di tutto per andare al voto in modo da evitare il referendum".

12:45 - "Sono cose a cui non voglio rispondere. Se ci saro' o meno, se votero' o meno lo vedrete oggi pomeriggio al Senato". Lo ha detto il senatore Domenico Fisichella, rispondendo a chi gli ha chiesto cosa intendesse fare in vista del dibattito e del voto di oggi al Senato sulla fiducia richiesta dal presidente del Consiglio Romano Prodi.

 12.10 - "Peggio per lui: sara' l'epilogo di una crisi che comunque e' gia' in atto. I Popolari-Udeur ribadiscono, determinati, il loro convinto no alla fiducia". Cosi' il capogruppo del Campanile al Senato, Tommaso Barbato, commenta la decisione di Romano Prodi di presentarsi al voto dell'aula di Palazzo Madama.

11.41- ''E' stato un colloquio sereno e costruttivo. Ho comunicato al presidente della Repubblica che andro' al Senato alle ore 15''. Cosi' Romano Prodi, conversando con i giornalisti a margine di un convegno economico, ha inquadrato l'incontro avuto stamane con Napolitano al Quirinale.

11.34 - E' durato quasi tre quarti d'ora il colloquio al Quirinale tra il capo dello Stato Giorgio Napolitano ed il presidente del Consiglio Romano Prodi. Il premier, al termine dell'incontro, ha fatto rientro a palazzo Chigi

11.18 - "Noi non ci spostiamo di un millimetro. Voteremo e voteremo no, se il presidente del Consiglio decide di venire al Senato". Lo afferma il presidente dei senatori dell'Udeur, Tommaso Barbato

11.12 - ''Mi aspetto che, in caso di sfiducia al governo oggi in Senato, non avvenga la riproposizione di un Prodi-bis e che non ci siano soluzioni di mezzo. Bisogna andare al voto, per una maggioranza stabile e per il bene dell'Italia''. Lo ha affermato il senatore Sergio De Gregorio.

11.05 - ''Prodi fa bene e ha fatto bene a non fare una crisi extra parlamentare''. Lo ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento e per le riforme istituzionali Vannino Chiti

10.55 - "Confermo che votero' no alla fiducia.Non ho cambiato idea nonostante i "consigli" e le pressionisoprattutto di l'altro ieri da parte di esponenti dell'Unione. Lo dice il senatore Franco Turigliato di Sinistra critica.

10.42 - Il presidente del Consiglio Romano Prodi si e' recato al Quirinale per incontrare il Capo dello Stato Giorgio Napolitano.In mattinata il premier ha avuto un colloquio col ministro dell'Economia Padoa Schioppa. Alle 17 e' previsto l'inizio del dibattito sulla fiducia al Senato.

10.15 - "Cosa abbia deciso Prodi questa notte non lo so, il problema e' che si va a elezioni anticipate". Nee' convinto il ministro per l'Universita' Fabio Mussi espressione della Sinistra democratica.