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FI: stop a voto per senatori a vita

La proposta rinfocola la polemica

Ancora occhi puntati sui senatori a vita e sul loro voto sempre più importante in Aula.

In particolare sul dl fiscale il loro voto ha permesso all'Unione di godere quasi sempre di un buon margine, ossia 162 voti (156 suoi, 5 senatori a vita, più Pallaro). Una situazione giudicata insostenibile dalla Cdl: FI presenta in Aula una proposta di legge costituzionale che escluda i senatori a vita dal voto. L'iniziativa ha rinfocolato le polemiche.

Come hanno votato
I senatori a vita sul dl fiscale sono stati determinanti soprattutto quando l'Aula ha bocciato l'emendamento che riguarda gli scontrini fiscali con 160 no e 157 sì. Ma anche in tutte le altre decine di votazioni i senatori a vita hanno consentito al centrosinistra di avere uno scarto di voti ampio rispetto al centrodestra.

In mattinata hanno votato a favore della maggioranza Rita Levi Montalcini, Francesco Cossiga, Emilio Colombo, Oscar Luigi Scalfaro, mentre Giulio Andreotti in alcune votazioni si è astenuto e in qualche altra occasione ha votato con la Cdl. Assente il settimo senatore a vita, Sergio Pininfarina. Nel pomeriggio, con l'arrivo di Carlo Azeglio Ciampi e il ritorno di Cossiga che in mattinata si era allontano, i voti a favore dell'Unione sono diventati stabilmente cinque. Mentre Andreotti ha continuato ad astenersi o a votare con l'opposizione, e Pininfarina non si è visto.

La proposta di Forza Italia
L'idea sta tutta un unico articolo, che andrebbe aggiunto in coda all'articolo 59 della Costituzione: "I senatori a vita partecipano ai lavori del Senato senza diritto di voto".

"Il voto dei senatori a vita è un diritto costituzionalmente garantito - ha spiegato Renato Schifani in Aula - ma ci sono delle perplessità sull'opportunità politica dell'esercizio di questo voto nel momento in cui c'è un'aula divisa in due, così come lo è stato il paese alle elezioni politiche". A favore di questa proposta si sono schierati gli altri gruppi dell'opposizione, tranne l'Udc, e durante le votazioni sugli emendamenti alcuni senatori hanno protestano. "Il centrosinistra non ha bisogno di scomodare i fulgidi padri della patria", ha ironizzato Francesco Storace, uno dei senatori più attivi nell'attaccare i senatori a vita, i quali hanno seguito le fasi del dibattito ostentando una calma olimpica senza alcun gesto di irritazione. Nelle stesse ore in cui Forza Italia proponeva la modifica costituzionale, Giulio Tremonti ha insistito sulla necessità di attuare una riforma "per non fare piu' votare i senatori a vita nel modo scandaloso di questi giorni".

Le reazioni dell'opposizione
All'offensiva di Forza Italia hanno reagito soprattutto i Ds con Anna Finocchiaro, Luciano Violante e Marco Filippeschi. "La proposta del gruppo di Forza Italia è un errore", ha detto la capogruppo dell'Ulivo al Senato mentre il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera ha accusato Schifani di aver fatto una proposta di "carattere intimidatorio" definendo singolare il fatto che a chiedere l'eliminazione del diritto di voto per i senatori non eletti siano "proprio coloro che hanno candidato, all'inizio della legislatura, un senatore a vita come Andreotti alla presidenza del Senato".

A parte le critiche dell'Unione, la Cdl su questo non è compatta, visto che l'Udc con Maurizio Ronconi ha parlato di una proposta "poco meditata, dettata più dalle esigenze del momento che non da un logico disegno complessivo". Per l'Udc sarebbe meglio "rivedere il bicameralismo perfetto e con esso il significato della presenza dei senatori a vita".