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Donne, nasce gruppo contro violenze

"Subito iniziative legislative"

Contro la violenza nei confronti di donne e altri soggetti deboli, è nato il nuovo gruppo interparlamentare "Fuori dalla violenza", che mette insieme deputate e senatrici di entrambi gli schieramenti politici.

Il gruppo proporrà iniziative legislative per affrontare la situazione di emergenza che si è profilata nel Paese. Tra queste, finanziamenti per i Comuni che offrono servizi utili a prevenire le violenze e aiutare le vittime.

Più fondi in Finanziaria per sostenere la battaglia contro la violenza nei confronti di donne e minori. E' quanto chiede al governo l'intergruppo parlamentare "Fuori dalla violenza", costituito per iniziativa della deputata dell'Ulivo Dorina Bianchi e della senatrice di Forza italia Ombretta Colli, e che ha già raccolto una cinquantina di adesioni di parlamentari di donne e uomini di entrambi gli schieramenti.

"Vogliamo aiutare le vittime della violenza - ha spiegato la deputata dell'Ulivo - a non sentirsi sole e vogliamo collaborare con le associazioni che si occupano di questi problemi per capire quali siano le priorità e le urgenze e poter intervenire per via legislativa".

La prima riunione dell'integruppo è prevista per la prossima settimana, ma già arrivano le prime proposte concrete. Come quella di Ombretta Colli, co-promotrice dell'iniziativa insieme a Dorina Bianchi: il governo conceda più stanziamenti ai comuni per dotare "soprattutto le grandi aree metropolitane, di colonnine sos con telecamere, collegate alle questure, e che possono essere azionate spingendo un bottone o con la voce. Strumenti che possono garantire alle donne una difesa in più in caso di aggressione. Ma servirebbero anche - ha aggiunto l'esponente di Forza Italia - strade più illuminate, soprattutto nelle zone di periferia".

Interventi concreti, quindi, ma anche incontri con le associazioni che si occupano di questi problemi, come ha proposto Franca Bimbi. "Un dialogo più costante con queste realtà associative - ha spiegato la presidentessa della commissione per le Politiche comunitarie della Camera - può consentirci di capire meglio se quel che fa il legislatore è o meno vicino ai bisogni delle persone vittime di violenza".

Tra le adesioni all'intergruppo anche quella di Daniela Santanchè: "L'iniziativa di costituire l'intergruppo è ottima, purché non ci si limiti ad analisi, riflessioni, convegni e dibattiti: dobbiamo essere operativi da subito ed impegnarci a presentare in tempi brevi proposte di legge per combattere la violenza sulle donne, sui bambini e sulle categorie più deboli della società".

Sulla necessità di una più incisiva produzione legislativa per combattere il fenomeno della violenza sulle donne e sui minori si è detta d'accordo anche Vladimir Luxuria: "Non bisogna dimenticare che oltre alla violenza fisica c'è anche la violenza psicologica, con molti, troppi casi di mobbing sessuale da parte degli uomini". Ma occorre anche intervenire con più forza per contrastare l'aumento delle violenze e dei maltrattamenti nei confronti dei bambini, "un problema da risolvere ad ogni costo", come ha detto la deputata di Forza Italia Maria Burani Procaccini, nella scorsa legislatura alla guida della commissione bicamerale per l'infanzia.