FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Indulto, primo detenuto in libertà

Lʼuomo era ai domiciliari per omicidio

Grazie all'applicazione dell'indulto, l'agricoltore Anselmo Novello, 60 anni, che stava scontando agli arresti domiciliari una condanna per omicidio, potrà ritornare in libertà.

Novello nel corso di una lite per motivi di pascolo, nel 1987 uccise una donna e ferì gravemente il marito e il figlio. Il provvedimento è stato disposto dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro Mariano Lombardi ed è stato notificato all'interessato dai carabinieri.

Intanto la Procura generale di Torino ha inoltrato le prime istanze di scarcerazione alle 10.30 via fax alle carceri di Asti e di Alessandria. L'ufficio nel frattempo sta gestendo oltre 500 casi relativi a persone detenute in prigione o comunque a misure alternative. Soltanto nel carcere di Asti-Quarto, sono quasi un terzo i detenuti che potrebbero beneficiare del provvedimento di clemenza. Secondo Domenico Minervino, direttore della casa di pena della città, "con il provvedimento tornerebbero in libertà un centinaio di persone tra cui una settantina di extracomunitari reclusi per reati di microcriminalità o perchè clandestini".

L'indulto, frutto di un accordo bipartisan, farà uscire dal carcere in totale circa ventimila detenuti. Molto critici per l'approvazione del testo erano stati l'Italia dei Valori e i Comunisti italiani per il centrosinistra e la Lega e gran parte di Alleanza Nazionale per la Csa delle Libertà. Sul provvedimento di clemenza approvato dal Parlamento ha espresso invece parere positivo il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il Presidente si è detto convinto che "la misura serva a lenire una condizione intollerabile di sovraffollamento e di degrado nelle carceri".