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Legge tv, c'è l'ok dell'authority

Decisione sul digitale terrestre

Via libera al decreto Salvareti e al digitale.

Secondo la relazione dell'Authority ci sono i tre criteri previsti per la diffusione del digitale: la copertura del 50% della popolazione da parte delle nuove reti; la presenza sul mercato di decoder a prezzi accessibili; l'offerta di nuovi programmi specifici diversi da quelli in tecnica analogica. Retequattro evita così il passaggio sul satellite e Raitre può continuare a raccogliere pubblicità.

Nella relazione, l'organo di garanziarendere conto a governo e parlamento della diffusione della nuova tecnologia in base a tre parametri, come previsto dalla legge Gasparri: la quota di popolazione coperta dal segnale digitale, che non deve essere inferiore al 50%; la presenza sul mercato di decoder a prezzi accessibili; l'effettiva offerta di programmi ad hoc per i nuovi canali.

E' attesa invece entro un paio di settimane la decisione dell'Autorità sulle eventuali sanzioni da comminare a Rai e Mediaset, che hanno sforato nel triennio 2001-2003 i tetti previsti dalla legge Maccanico per la raccolta di risorse nel mercato televisivo.

IL COMMENTO DI GASPARRI
"E' una notizia molto positiva, che francamente mi attendevo. Dimostra che siamo entrati in un futuro che in realtà è già presente. L'era del digitale terrestre è iniziata come certifica l'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni". Lo ha detto, a Pescara, il ministro per le Comunicazioni, Maurizio Gasparri.
Commentando il via libera dell'Authority alla relazione sul digitale terrestre, Gasparri ha evidenziato che "sussistono le tre condizioni richieste, ovvero la quota di popolazione coperta dal segnale non inferiore al 50%; la presenza sul mercato di decoder a prezzi accessibili e l'effettiva offerta di nuovi programmi e canali". "L'authority spinge persino a proseguire su questa strada - ha aggiunto -. Ciò dimostra la veridicità e validità del

lavoro che abbiamo svolto. Sono molto contento. Come ministro sto accompagnando l'Italia verso conquiste come la larga banda, la telefonia Umts e, ora, il digitale terrestre. Quelli che in Parlamento esprimevano malanimo su questa legge, adesso sono serviti".