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Manovra, ultimatum di Bossi al premier: "Le pensioni non si toccano"

Nuove offese del Senatùr a Casini e ai giornalisti

Ansa

Nuovo affondo del leader della Lega Nord sulla manovra.

"Dopo aver sentito che cosa ha detto ieri sera Casini ho telefonato a Berlusconi e gli ho detto: 'ci vediamo, parliamo e ci mettiamo d'accordo ma non toccare le pensioni, troveremo un'altra via'", ha detto Umberto Bossi. "Le pensioni le ha salvate la Lega, nonostante quello che dice quello stronzo di Casini - ha aggiunto -. Ai giornalisti invece bisognerebbe dare quattro legnate".

Le nuove invettive del Senatùr arrivano da alla festa del partito di Alzano Lombardo, in presenza del ministro Roberto Calderoli.

Con il leader dell'Udc, Bossi ce l'ha per la sua posizione sul tema delle pensioni, che sono state ''salvate dalla Lega'', nonostante quello che dice Casini. Ma e' stato con i giornalisti che il ministro delle Riforme e' stato piu' duro dal palco, visibilmente arrabbiato per i resoconti di stampa sulle sue vacanze. ''Ai giornalisti - ha attaccato Bossi - bisognerebbe dare quattro legnate, hanno inventato una grande manifestazione dei centri sociali (a Calalzo di Cadore, ndr) ma non c'e' stato niente, solo una macchina e' passata con un fischietto''.

Proprio per questo motivo, ha sostenuto, il leader leghista sarebbe partito antitempo dopo la cena di compleanno di Giulio Tremonti: ''ho detto a Tremonti che non conveniva stare in mezzo ai giornalisti che rompono le palle in continuazione'', ha aggiunto, sono ''dei delinquenti'' e ''vanno riportati sulla strada giusta, altrimenti vadano a fare i muratori''. Sono stati invece definiti da Bossi ''brutti stronzi'' i giornalisti che hanno scritto i reportage da Cadore sui principali quotidiani italiani.

Manovra equilibrata, salvati i risparmi
"Il momento è difficile, i tagli andavano fatti perché c'era di mezzo la scomparsa dei risparmi della gente: se non li avessimo salvati, la gente sarebbe venuta a prenderci con il fucile". Umberto Bossi ha parlato così della manovra anticrisi ai militanti alla festa leghista. Promettendo che ci saranno modifiche a favore degli enti locali, il leader della Lega ha anche osservato che "questa manovra tutto sommato mi sembra equilibrata, poi una soluzione la troveremo".

Calderoli attacca Montezemolo
Nel suo intervento alla festa leghista di Alzano Lombardo, mentre parlava di attacchi ricevuti dalla stampa e dell'azione di governo, il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli non risparmia Luca di Montezemolo. "I Montezemolo - è stato il pensiero espresso da Calderoli senza aggiungerne il motivo - sono scoregge di umanità, che non hanno mai lavorato in vita loro".  I giornali devono ''mettersi in testa che la Lega non e' Maroni o Reguzzoni, ma e' Bossi''. Con queste parole il ministro Roberto Calderoli ha poi strappato un lungo applauso parlando dal palco alla presenza del segretario federale Umberto Bossi. Calderoli stava criticando un'intervista del capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni pubblicata dal Corriere della Sera a proposito della manovra, affiancato ad un servizio che raccontava delle ''strane'' vacanze dello stesso Bossi in Cadore