Sostituirà contratto con gli italiani
Non si chiamerà più contratto con gli italiani, ma i 10 punti del programma elettorale della Cdl saranno comunque nel segno della continuità. E' la decisione emersa dal vertice di maggioranza che si è svolto a palazzo Chigi tra Berlusconi, Fini e Casini. Per il premier "il campo è quello, ci sarà qualche nuova semina. Non capisco l'attesa. Abbiamo lavorato 5 anni e continueremo a farlo. Eravamo d'accordo anche prima di oggi".
Da Casini arriva un primo commento a caldo: "Tutto bene". Il "documento" che la Casa delle libertà lancerà per la prossima sfida elettorale - spiega il segretario dell'Udc Cesa - non sarà un nuovo contratto con gli italiani ma, invece, "un programma composto da 10 punti seri, la continuazione delle molte cose buone fatte da questo governo, maggiormente approfondite con proposte concrete, dalle pensioni alla casa".
Nel vertice, durato quasi 2 ore, le 'tre punte' della Cdl hanno analizzato la situazione, ad una decina di giorni dalla presentazione del programma che la nuova legge elettorale impone alle due coalizioni ed hanno deciso di affidare ulteriori approfondimenti ad un tavolo tecnico. Per Berlusconi, in merito al programma, "è già stato detto tutto. Non c'è nulla di imprevisto nè di imprevedibile". Il segretario centrista Cesa, secondo il quale i sondaggi di Berlusconi danno la Cdl in forte recupero, spiega le conclusioni raggiunte: "Abbiamo accennato ad una bozza sintetica di programma, che non saranno le 270 pagine di programma del centrosinistra. La filosofia è andare avanti rispetto alle cose fatte e mettere a punto alcune nuove idee. E' stato tutto rinviato ad un tavolo tecnico che sarà composto da Giulio Tremonti per Fi, da Marco Follini per l'Udc e Silvano Moffa per An".