politica

Rottura Bonino-Prodi su programma

Unione,Rosa nel pugno lascia tavolo

09 Feb 2006 - 22:43

Si allontana l'accordo programmatico tra la Rosa nel pugno e l'Unione. Emma Bonino ha lasciato il vertice del centrosinistra con Romano Prodi, lamentando che nessuna delle richieste programmatiche portate a quel tavolo dalla Rosa nel pugno è stata accolta, quindi ha auspicato che possano essere accettate entro il 24, termine ultimo della presentazione del programma.

"Mi auguro che ci ripensino, hanno tempo fino al 24 febbraio". E' quanto ha auspicato Emma Bonino, in rappresentanza della Rosa nel pugno. "Di tutte le proposte che abbiamo fatto, nessuna è stata accolta - ha spiegato la Bonino - in particolare l'abolizione del finanziamento delle scuole private cattoliche e i pacs, cioé il riconoscimento dell'unione delle coppie di fatto non c'é. Stanno ancora negoziando non so quale testo. Neanche le altre proposte per quanto riguarda l'abolizione degli ordini professionali e il reddito minimo garantito. In particolare abbiamo posto un problema politico serio, che riguarda milioni di persone, per le scuole private cattoliche e abbiamo avuto un no. Mi auguro che ci ripensino, dal momento che dobbiamo depositare tutto entro il 24 febbraio".

L'accordo trovato dai leader dell'Unione prevede il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto. Al fine di definire natura e qualità di una unione di fatto - si legge nel documento approvato - non è dirimente il genere dei conviventi e il loro orientamento sessuale". Soddisfatti, al contrario della Bonino, sia Rutelli sia Bertinotti.

Romano Prodi cerca di buttare acqua sul fuoco: "Su tutti i problemi sociali, economici, di strategia di sviluppo, di politica estera c'e' un accordo generale. Su due temi, Bonino non è d'accordo: scuole private e unioni di fatto. Si cercherà di vedere con altre discussioni successive".

"Prendere atto - aggiunge Prodi - che una coalizione cosi' ampia ha punti importanti ma limitatissimi di dissenso credo sia un grande risultato che dimostra che abbiamo discusso apertamente e in modo trasparente".

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