politica

"Aumento nei primi 100 giorni"

Il premier sulle pensioni a 800 euro

07 Feb 2006 - 09:53

Silvio Berlusconi ai microfoni di "Radio anch'io" torna a parlare tra le tante cose di pensioni e del progetto di portare quelle minime a 800 euro mensili."I soldi saranno trovati con il contenimento dei costi dello Stato e già nei primi cento giorni è possibile che questo sarà fatto", afferma il premier che aggiunge: "In questa legislatura 30 mila famiglie sono state portate dall'area della povertà a quella della non povertà".

"Mi sono intrattenuto più volte in profondità con il ministro Giulio Tremonti", dice Berlusconi a proposito del progetto di aumento delle pensioni, sottolineando che il contenimento dei costi deriverà anche da un "tetto del 2% all'aumento dlle spese". Il premier ha spaziato sui temi di attualità soffemandosi in particolare, oltre a quelli strettamente elettorali, sullo scenario internazionale, sullo scontro di civiltà e sui pericoli che questo comporta soprattutto l'emergenza terrorismo in relazione agli imminenti giochi olimpici di Torino.

ELEZIONI
"Gli italiani devono aprire gli occhi e guardare criticamente quello che viene pubblicato dai giornali della sinistra. Devono accorgersi invece che ci sono stati dei grandi cambiamenti grazie alle riforme da noi avviate ai provvedimenti realizzati" in questi cinque anni dal governo di centrodestra. Lo ha detto Berlusconi sottolineando che "c'è un'abissale differenza tra la nostra capacità di lavoro e quanto realizzato dai precedenti governi". A proposito dell'ipotesi che vinca il centrosinistra, il premier ha commentato: "Il povero presidente del Consiglio che ci sarà non so come farà a governare perché loro sono il partito del non fare che è contro tutte le grandi opere".

GIUSTIZIA
"La sinistra premia certi giudici che sono quasi organici, non mi sembra giusto, è una cosa scandalosa ma succede...", così il premier ritorna sulla candidatura dell'ex procuratore capo di Milano D'Ambrosio rispondendo ad alcune domande sulla questione della giustizia. Berlusconi ribadisce la necessità di approvare una legge che consenta la separazione delle carriere tra i giudici e pm: "I giudici non devono andare insieme a braccetto con i pubblici ministeri, non devono prendere insieme a loro il cappuccino leggendo gli stessi giornali, l'Unità o La Repubblica, devono lavorare separatamente. E' quindi necessaria la divisione delle carriere. I giudici devono fare i giudici e i pm gli avvocati dell'accusa ma stando in altri uffici. E quando vogliono parlare con i giudici devono bussare alla loro porta ed entrare con il cappello in mano...".

Berlusconi ha difeso a spada tratta la legge sull'inappellabilità ricordando di essere "il più perseguitato nella storia della democrazia. E tutto questo per eliminare un avversario politico".

PRODI
Silvio Berlusconi attacca nuovamente il leader dell'opposizione Romano Prodi accusandolo di aver "svenduto" le aziende di Stato da presidente dell'Iri e di essere stato "salvato" da una "legge ad personam" della sinistra che ha modificato l'abuso d'ufficio. "Cosa c'entra un processino per il quale ho detto che mi dovranno dare una medaglia al valore?", ha detto il premier rispondendo ad una domanda di un'ascoltatrice a proposito del processo Sme. "Mi sono opposto - ha aggiunto - su richiesta dell'allora presidente del Consiglio al fatto che lo svenditore di mestiere, Prodi, svendesse al suo amico De Benedetti le aziende alimentari dello Stato, che poi infatti sono state vendute ad un prezzo molto più alto".

Secondo Berlusconi "la sinistra si è fatta un'amnistia ad personam nell'89 per pulirsi le mani dai soldi ricevuti da una potenza  nemica, l'Unione Sovietica. Ha fatto anche una correzione della legge sull'abuso di potere per salvare Prodi e tanti altri amministratori della sinistra". "Quelle sì - ha concluso - erano leggi ad personam".

EMERGENZA TERRORISMO
"Abbiamo lavorato in profondità sula sicurezza", dice Berlusconi e per quanto riguarda le prossime Olimpiadi "ci sono le antenne alzate, abbiamo preso atto che esiste un pericolo in più e quindi, la tensione è più forte. Si è lavorato sul controllo del territorio, sull'intelligence, il coordinamento delle forze di polizia, grazie all'attivazione di 77 centrali, con l'obiettivo della prevenzione dei reati". "La situazione è davvero preoccupante", dice Berlusconi a proposito dell'ondata di violenza seguita alla pubblicazione delle cosiddette 'vignette staniche'. In ogni caso, ha aggiunto il premier, "non bisogna cadere nella trappola della provocazione terrorista, ma bisogna continuare affinché si prosegua sulla via del dialogo tra le nostre due civiltà". In particolare si sofferma sull'assasinio di don Andrea Santoro in Turchia, annunciando un'imminente telefonata al primo ministro Erdogan per esprimere "dolore e indignazione".

SCONTRO DI CIVILTA'
"L'Italia e l'Europa non devono cadere nella trappola della provocazione", dice il premier. "La civiltà islamica e la civiltà occidentale devono mantenere un rapporto reciproco, guai se ci dovesse essere uno scontro di civiltà", "La tolleranza e il rispetto sono alla base delle nostre democrazie", rimarca Berlusconi stigmatizzando ogni presa in giro di simboli religiosi ma spiegando che "la violenza fanatica è blasfema" e conclude: "Non bisogna procedere su una strada di forte contrapposizione. sarebbe davvero suicida".

TURCHIA
Il governo Erdogan "ha fatto molti passi in avanti, è un esempio per tutto il mondo musulmano, in quanto è un paese che sta seguendo le regole dell'Occidente". Silvio Berlusconi non cambia idea per quanto riguarda l'ingresso della Turchia nell'Unione europea, anzi "bisogna incentivare i lavori per favorire l'adesione di un Paese di confine, di uno Stato che rimane laico e, se non per la religione, sta seguendo la strada occidentale per principi e leggi". Secondo il premier, Ankara negli ultimi anni "ha fatto molti passi avanti. Il sistema di leggi turco deve equipararsi al sistema di leggi-valori che sono in vigore nell'Unione Europea. Il presidente del Consiglio indica quindi l'ingresso della Turchia nell'Unione come un esempio e un fatto prodromico per gli altri paesi dell'area".

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