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Governo, spunta l'ipotesi di voto a giugno

Vertice tra Roberto Maroni e Silvio Berlusconi per accelerare i tempi di un ritorno alle urne

LaPresse

Elezioni subito, già a metà giugno. Sembra questa l'unica soluzione al caos politico che regna nel Paese, con il Pd che chiude la porta al governissimo con il Pdl e il Movimento 5 Stelle che non vuole sentire parlare né di accordi né di governi tecnici. Roberto Maroni e Silvio Berlusconi, che ieri si sono incontrati a Villa San Martino, avrebbero ipotizzato anche una data: il 16 giugno.

Pdl e Lega, scrive La Stampa, escludono il governo a tempo, quel "governicchio a termine" che secondo il centrodestra non farebbe che lasciare il Paese in una situazione di instabilità favorendo solo i grillini. Il pressing è per tornare alle urne in tempi brevissimi, con lo scioglimento delle Camere dopo l'elezione del nuovo Capo dello Stato attesa per la metà di aprile.

Alfano: "Pd governi o subito urne" - "Se sono in grado di fare un governo, lo facciano e lo facciano rapidamente, altrimenti torniamo al voto". Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano, si rivolge al Partito democratico parlando del futuro del Paese. "Noi - ha spiegato - chiediamo al Pd di non impiccare l'Italia ai propri interessi egoistici e di partito. Noi non possiamo far sì che l'Italia resti appesa a una loro impuntatura".