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Tasse sisma, c'è l'intesa maggioranza-governo

Dopo il braccio di ferro in commissione, si è giunti a una mediazione: vale a dire che la proroga a giugno 2013 vale ʼsoloʼ per le tasse, ma non per i contributi (come invece inizialmente previsto)

LaPresse

Governo e maggioranza hanno trovato l'intesa, dopo una mattinata di braccio di ferro, approvando un emendamento al dl sui costi della politica che prevede la proroga della sospensione dei pagamenti dei tributi (Irpef e addizionali incluse) per i lavoratori e le imprese colpiti dal sisma dell'Emilia. Restano esclusi invece i contributi. La copertura arriva dall'8 per mille.

Nel dettaglio, l'intesa prevede che imprese, lavoratori dipendenti, artigiani, commercianti e agricoltori colpiti dagli effetti del terremoto godranno di una proroga fino al 30 giugno 2013 per il pagamento dei tributi (Irpef, addizionali, Tarsu), mentre dovranno versare entro il 16 dicembre 2012 i contributi.

La copertura degli interessi derivanti dalla proroga (circa 0,2 milioni si maturerebbero nel mese di dicembre e 6 milioni nel 2013), vero oggetto del contendere, arriverà dall'8 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche destinato allo Stato. L'emendamento prevede anche che la proroga avvenga "previa integrazione della convenzione" con le banche che consenta di finanziarla attingendo ai 6 miliardi già stanziati dal decreto terremoto.

In mattinata il governo era stato battuto per l'ennesima volta sulla proroga dei tributi per i territori colpiti dal sisma dell'Emilia. La commissione della Camera aveva respinto le modifiche presentate dall'esecutivo sul rinvio dei pagamenti di tasse e contributi nelle zone emiliane terremotate.