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Lombardia, ultimatum della Lega a Formigoni:"Si dimetta o azzeri la giunta regionale"

Salvini: "Probabile voto ad aprile". Formigoni: "Decisione spetta a Maroni ed Alfano"

11 Ott 2012 - 00:06
 © LaPresse

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I consiglieri e gli assessori lombardi della Lega hanno consegnato le proprie dimissioni al partito. Lo rende noto il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, al termine della riunione convocata al Pirellone per decidere sul futuro della Regione dopo gli ultimi scandali. Domani Salvini e Roberto Maroni andranno dal governatore, Roberto Formigoni, "lasciandogli la scelta se fare un passo indietro o a lato", con l'alternativa dell'azzeramento della giunta.

"Domani - ha spiegato Salvini - io e Maroni incontriamo Formigoni con in tasca le dimissioni dei nostri. Lasciamo a Formigoni la scelta se fare un passo a lato o indietro, ci ragioni su stanotte, la Lega è determinata ad andare avanti". Riferendo le richieste del Carroccio, Salvini ha detto di aspettarsi "quantomeno l'azzeramento della giunta, il dimezzamento degli eventuali nuovi assessori ed eventualmente un nuovo presidente della Giunta", che traghetti verso le elezioni anticipate.

"Siamo consci del fatto che prima di aprile si andrà a votare". Salvini ha indicato come data possibile aprile 2013, in concomitanza con le elezioni politiche. "Regione Lombardia - ha sottolineato - è la meglio amministrata d'Italia, ma un conto è la buona amministrazione e un conto è l'infiltrazione criminale che ha portato qualcuno ad essere eletto consigliere regionale, cosa che per un leghista è inaccettabile".

Formigoni: "Decidono Alfano e Maroni"
Il governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, risponde all'ultimatum della Lega. "Ubi maior... Domani decideremo nell'incontro con Alfano e Maroni", ha detto Formigoni. Confermato così il vertice a Roma tra il segretario federale della Lega, Roberto Maroni, il segretario del Pd, Angelino Alfano, e lo stesso Formigoni.

"Mi sono sentito con il presidente Berlusconi e con il segretario Alfano - ha detto Formigoni al suo entourage - che hanno confermato la linea del Pdl: se cade la Lombardia, un secondo dopo cadono Veneto e Piemonte". Il governatore si è detto "assolutamente tranquillo" perché "quella assunta stasera dalla Lega è una decisione presa a livello locale". 

Ritirate deleghe ad assessori della Lega

Preso atto delle dimissioni annunciate dalla Lega, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha provveduto con decreto a ritirare le deleghe degli assessori leghisti e di prenderle in carico a sé. E' quanto si apprende da fonti dell'entourage del governatore.

Pdl: "Se cade la Lombardia, cadono anche Piemonte e Veneto"
"Cara Lega, l'abbiamo detto e ripetuto, ci sono mille modi per suicidarsi: se cade la Lombardia, simultaneamente cadono Piemonte e Veneto". Lo afferma in una nota il capogruppo del Pdl in Regione Lombardia, Paolo Valentini, in risposta alle scelte annunciate dalla Lega.

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