Dalla Puglia il sindaco di Firenze : "Se vinco io il centrosinistra non finisce". E poi: "In Italia cambiano i loghi ma le facce dei politici sono sempre le stesse"
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"Vogliamo portare la politica fuori dai palazzi perché siamo convinti che la politica debba andare fuori dai palazzi". Lo ha affermato il sindaco di Firenze Matteo Renzi nella sua prima tappa, a Taranto, del suo tour pugliese in vista delle primarie. "Dopo 10 anni di attività politica o parlamentare, bisogna dire basta", ha detto il sindaco di Firenze, che poi ha aggiunto: "In politica cambiano i loghi, cambiano i simboli ma le facce sono sempre le stesse".
No al finanziamento dei partiti e ai vitalizi "Gli italiani anni fa, attraverso un referendum sul finanziamento pubblico ai partiti hanno detto no a qualsiasi forma di sostegno" ha ricordato Renzi. "Noi pensiamo che il contributo ai partiti debba essere libero e volontario, come sta avvenendo per noi e come stiamo documentando ogni giorno sul nostro sito. Credo in un sistema di coinvolgimento del privato assolutamente libero e spontaneo" dichiarandosi contrario al fatto che il politico oltre alla pensione possa beneficiare anche di un vitalizio.
Replica a D'Alema "Nel nostro Paese c'è bisogno di grandi cambiamenti - ha detto ancora Renzi- c'è bisogno di affrontare le sfide del futuro e non è vero come dice D'Alema che se vinco io finisce il centrosinistra in Italia. Semmai può finire la carriera parlamentare di D'Alema. Comunque sia chiaro - ha aggiunto - se perdo non userò la sconfitta per chiedere un premio di consolazione come hanno fatto altri, ma aiuterò chi vince".
Se perdo le primarie, non voglio premi di consolazione "Alle primarie del 2005, tranne il mio amico Ivan Scalfarotto, hanno tutti ricevuto un premio: Bertinotti con l'11% presidente della Camera, Clemente Mastella con meno del 5%, ministro della Giustizia, Antonio Di Pietro con meno del 5% ministro delle Infrastrutture, Pecoraro Scanio ilministro dell'Ambiente e potrei continuare con la Bindi nel 2007". "Tutti hanno utilizzato le primarie - ha ricordato - per sistemare se stessi, ma io prendo un impegno: se perderemo le primarie non chiederò e non accetterò nessun premio di consolazione"."Noi vinciamo ma se perdo - ha concluso Renzi - non farò quello che hanno fatto quasi tutti in passato, cioè utilizzato le primarie come occasione per prendersi il premio diconsolazione".