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Costi politica, stretta su Regioni e ComuniControlli più rigorosi sul pareggio di bilancio

La bozza della legge di attuazione del pareggio di bilancio in Costituzione prevede che gli enti locali non potranno indebitarsi se non per degli investimenti con un piano di ammortamento

02 Ott 2012 - 18:55
 © Dal Web

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Controlli stringenti sui conti di Regioni e Comuni, i cui bilanci faranno parte con quello dello Stato centrale di un "bilancio consolidato nazionale", il quale dovrà centrare "gli obiettivi di finanza pubblica". E' quanto prevede la bozza della legge di attuazione del pareggio di bilancio in Costituzione. Il testo, in 22 articoli, è stato messo a punto oggi e verrà presentato a breve in Senato dove comincerà il suo iter.

Nella legge si introduce "il bilancio consolidato nazionale" che sarà composto non solo dal bilancio dello Stato centrale, bensì anche di quelli di tutte le Regioni, le Province e i Comuni. Questo implica non solo i controlli ex post sulla legittimità delle spese, da parte della Corte dei Conti, ma anche ex ante.

Innanzitutto il patto di Stabilità (Finanziaria statale) determinerà in che modo i bilanci delle Regioni e degli enti locali "concorrono ad assicurare gli equilibri di bilanci" nel triennio. Inoltre ci sarà una Fiscal commission, cioè un organismo indipendente che controllerà il bilancio statale e quelli regionali. Qualcosa di analogo alla Cbo del Congresso degli Usa. Ancora da definire è la composizione della Fiscal commission.

La legge introduce dei criteri molto più stringenti nella definizione dei conti di Regioni, Province e Comuni che non potranno indebitarsi a meno che tale ricorso sia per degli investimenti, che dovranno comunque avere un preciso piano di ammortamento. Inoltre Regioni ed enti locali dovranno partecipare allo sforzo di abbattimento dello stock del debito pubblico, contribuendo all'apposito "fondo di ammortamento dei titoli di debito pubblico".

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