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Il Senato dà il via libera al Fiscal Compact Ue
Dal 1° gennaio sarà legge il pareggio di bilancio

La parola passa alla Camera. Se approvato saremmo il 12.mo Paese a introdurre la regola e renderla operativa per tutti. La Germania, per una volta, è dietro di noi

LaPresse

Il Senato ratifica con 216 sì, 24 no e 21 astenuti il Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Ue sottoscritto il 2 marzo e integralmente applicabile ai 17 Stati della zona euro. Ora spetta alla Camera la ratifica del Trattato che entrerà in vigore l'1 gennaio 2013, se ratificato da almeno 12 Paesi. La Lega ha votato contro e ha esposto uno striscione: "Sì all'Europa dei popoli, no all'Europa delle banche".

Il trattato, tra le altre misure, disciplina la regola "aurea" del pareggio di bilancio sulla scia del Patto di stabilità e crescita riformato dal "six-pack". Viene ammesso un margine massimo di scostamento per il deficit strutturale dello 0,5% del Pil, a parte deviazioni consentite in presenza di circostanze eccezionali.

Sul debito si stabilisce che chi sfora il valore di riferimento del 60% del Pil è impegnato a ridurre la parte eccedente a un ritmo medio di un ventesimo all'anno. Il trattato dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio 2013. Il ministro delle Politiche Ue, Enzo Moavero Milanesi, intervenuto in Aula, ha ricordato che il trattato è stato firmato da 25 Paesi e ne richiede 12 per entrare in vigore: "11 Paesi hanno già proceduto alla ratifica e noi potremmo essere il dodicesimo. Una di queste ratifiche, quella della Germania, è sospesa sempre in attesa del giudizio della Corte Costituzionale".