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Sanità, tagliati 8 miliardi in tre anni
Ospedali, settemila posti letto in meno

Il ministro Balduzzi: "Così riqualificheremo la spesa nel settore. A disposizione per modifiche"

Ansa

Per la sanità ci saranno in tre anni minori risorse per un totale di 7,9 miliardi. Lo ha chiarito il ministro della Salute, Renato Balduzzi, spiegando che la cifra si raggiunge "sommando gli effetti della spending review a quelli della manovra estiva 2011". In particolare, ha sottolineato il ministro, "nel 2013 ci saranno 4,3 miliardi in meno, 2,7 in meno per il 2014 e 900 milioni quest'anno".

Il taglio di 4,3 miliardi nel 2013 significherà settemila posti letto in meno negli ospedali, secondo Balduzzi, il quale ha anche spiegato che i tagli messi a segno nel suo settore con la spending review costituiscono un "tentativo di riqualificare la spesa in un momento di difficoltà".

Il ministro: "Così miglioreremo la gestione della sanità"
"Non sono solo tagli - precisa il ministro -. C'è molto di più di quanto si senta dire". Balduzzi continua sottolineando che quello di migliorare il sistema sanitario è "una sfida alla nostra portata" e al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani manda il suo messaggio: "Da domani mattina sono a disposizione per modifiche e miglioramenti. Il ministro della Salute fa e vuole fare fino in fondo la sua parte". E ancora: "Il Patto della salute lo vorrei firmare come membro di questo governo, e forse sarebbe la cosa più bella che potrei riuscire a fare nel mio mandato".

Ospedali, meno posti letto
Una fonte del ministero ha spiegato a Reuters che "il decreto prevede che entro novembre le regioni mettano a punto gli atti di programmazione per i prossimi tre anni. Attualmente la media reale è di 3,9 posti letto per mille abitanti. Bisognerà scendere a 3,7. Il che significa tra i 6mila e gli 8mila posti pubblici, più vicino ai 6mila".

Tornando alle riduzioni di spesa, Balduzzi precisa che nel conto finale "sono compresi anche gli 800 milioni dal 2013 di risparmio perché non verranno più conteggiati negli sforamenti le differenze di costo pagate dai pazienti per i farmaci brand rispetto a quelli generici. E saranno le aziende farmaceutiche a pagare per intero gli sforamenti per i farmaci nei comparti territoriali e per il 50% nel settore ospedaliero".

Ma Errani replica: così molte Regioni non saranno in pareggio
"Con questa spending review in modo obiettivo possiamo dire che molte Regioni, a partire dall'Emilia-Romagna, non potranno raggiungere il pareggio di bilancio", ha sottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che ha aggiunto: "Io non farò il commissario. Se il percorso sarà unilaterale, venga il governo" a gestire la situazione.

Il ministro ribatte: "Le Regioni virtuose saranno premiate"
Nel decreto sulla revisione della spesa c'è una quota premiale per quelle regioni che hanno fatto, proprio sugli acquisti di beni e servizi, procedure virtuose: quindi non solo le regioni virtuose non vengono toccate ma c'è una quota premiale". E' quanto ha precisato il ministro dell Salute, Renato Balduzzi, sulle misure imposte dalla spending review al settore sanitario.

"C'è poi un problema sulla riduzione del 5%" delle spese per l'acquisto di beni e servizi previsto solo per il 2012 che, ha spiegato Balduzzi, "può essere strutturato e migliorato con l'affiancamento di norme che riguardino o la possibilita' di un prolungamento dei contratti, se fatti bene e senza scostamenti significativi dal prezzo di riferimento; oppure un ragionamento sui tempi di pagamento. Su questo invitiamo invitiamo le regioni a confrontarsi".