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Spending review, Pd: "Rischio esodati bis"

Il segretario dei Democratici Bersani bacchetta il Pdl: "Pensi al decreto e non solo alla Rai"

Ansa

"Nella Spending review ci sono cose buone ma ce ne sono anche altre da correggere". Lo afferma Bersani aggiungendo: "Con i tagli alla sanità c'è il rischio che si replichi la vicenda degli esodati". "Ci auguriamo - ha quindi proseguito il segretario del Pd - che tutte le forze politiche vogliano impegnarsi su un tema così delicato e che in particolare il Pdl sia disposto ad occuparsi, oltre che della Rai, anche della salute degli italiani".

Bersani considera un "errore tecnico" i tagli sulla sanità, perché manca la "sufficiente comprensione" di come funziona il Ssn. "Nel decreto - dice il leader del Pd - ci son cose buone e le appoggeremo con convinzione. Ci sono anche cose da correggere. Quello che soprattutto non va riguarda il taglio delle risorse agli enti locali, già troppo indeboliti, e l'intervento sulla sanità". "In particolare - aggiunge - per ciò che riguarda la sanità, l'errore è prima di tutto tecnico. Non c'è sufficiente comprensione di come funzioni nella realtà il servizio sanitario. Si rischia il bis della vicenda esodati: avere cioè più confusione che risparmio". "Siamo pronti a ragionare su altre soluzioni discutendo con il governo e le Regioni e in Parlament", conclude.

Casini: "Costi alti da pagare ma italiani intelligenti"
"Lo spartiacque è chiaro: chi si illude di sopravvivere, difendendo sprechi e corporazioni, e chi sceglie la serietà. Ci sono costi da pagare e forse voti da perdere. Confidiamo nell'intelligenza degli italiani". Lo scrive su twitter il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini.

Camusso: "Tagli sono stati lineari come in una finanziaria"
Questo provvedimento è in realtà una manovra non dichiarata che, nella sostanza, salvo pochissimi punti, è un taglio lineare, ancora una volta degli enti locali, delle Regioni e della sanità". Lo ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso oggi a Prato per l'inaugurazione di una nuova sede della Cgil. "Quindi - ha aggiunto - al di là delle dichiarazioni rassicuranti, la verità è che si mettono in discussione i servizi alle persone che erano già stati abbondantemente tagliati dalle finanziarie precedenti".

Severino in difesa: "Avvocati non protestano perché ci danno ragione"
"Mi aspettavo le proteste degli avvocati, ma sanno che la riforma era necessaria. L'accorpamento dei tribunali aiuta l'efficienza". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Paola Severino, sulla misura di riduzione dei tribunali, inserita nella Spending review. "In passato c'era bisogno di avere dei piccoli tribunali in dei piccoli centri - ha spiegato il Guardasigilli - ora gli avvocati viaggiano molto di più, si spostano per seguire i loro clienti. Non credo che uno spostamento di 20-30 chilometri (abbiamo misurato che in media tali saranno gli spostamenti) possa danneggiare una categoria come quella degli avvocati".

E per Lupi bisogna "avere coraggio" e andare avanti
"Sulla partita della revisione della spesa pubblica non possiamo permetterci di giocare in difesa. Sprechi e rendite di posizione vanno combattuti con coraggio. Anche con più coraggio di quello mostrato finora dal governo. Il Pdl è pronto a fare la sua parte vigilando per evitare squilibri ma senza lasciarsi tentare dalle rivendicazioni, pur legittime, di interessi di parte". Lo dichiara Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl della Camera. "Dobbiamo tornare a premiare il merito e le eccellenze. C'è bisogno di aria fresca e su questo lavoreremo senza timori, nella discussione parlamentare sul decreto approvato dal governo", conclude.