Per il premier Mario Monti doppia missione europea per rilanciare l'Italia
Oggi vertice a Bruxelles con la Ue, domani a Strasburgo con Merkel e Sarkozy
Giornata fitta di incontri e colloqui per Mario Monti, impegnato oggi a Bruxelles nella sua prima missione ufficiale presso le istituzioni Ue.
Il premier vedrà il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso, poi incontrerà il presidente permanente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy. Domani invece sarà a Strasburgo, per l'atteso vertice con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. In agenda, ovviamente, la crisi internazionale.
Oggi Monti dovrà garantire ai vertici Ue, Barroso e Van Rompuy in testa, che le riforme e le misure che il premier ha in testa per "salvare" il Paese dall'effetto Grecia saranno rapide e soprattutto efficaci.
Domani invece, Italia, Germania e Francia dovranno trovare, probabilmente, una linea comune per uscire dalla crisi internazionale che sta colpendo, uno a uno, i membri storici del Vecchio Continente. Si parlerà di eurobond, di pensioni, e molto altro. "Mi hanno chiesto un contributo di idee per la soluzione dei problemi dell'euro", aveva detto Monti commentando il vertice a tre.
Sempre in ambito estero, da registrare la telefonata del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama,allo stesso Monti. I due si sono intrattenuti in una telefonata. Nel corso della conversazione Obama ha espresso a Monti la "piena fiducia nella solidità dell'Italia".
Rehn scommette su Monti
"Sono fiducioso che con le politiche giuste l'Italia può superare l'attuale perdita di fiducia dei mercati". Lo ha affermato il commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn in un discorso a Berlino.
''Come il premier Monti ha sottolineato nel suo discorso al Parlamento, il governo deve affrontare sfide difficili, l'Italia ha bisogno di applicarsi sul consolidamento dei conti e su misure per rilanciare la crescita a breve e medio termine'', ha detto Rehn.
Per il commissario il Paese è ''consapevole della necessità di cambiare passo'', considerati la ''velocità del cambiamento politico e l'ampio sostegno ottenuto dal governo in Parlamento''.
Anche la Bundesbank col premier italiano
''Il governo Monti in Italia ha bisogno di un sostegno del Parlamento affidabile e costante''. Lo ha detto a Berlino il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, membro del consiglio direttivo della Bce. ''L'Italia ha una struttura economica solida - ha detto - ma molta fiducia nella politica e' andata perduta''.