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Il governo ottiene la fiducia alla Camera
Alfano: "La maggioranza ne esce più forte"

Il premier ha incassato 316 sì, contro 301 voti contrari. Cinque i deputati del Pdl che non hanno votato. Bersani: "Il governo morirà di fiducia e lʼalternativa ora è rafforzata"

LaPresse

Il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera: il premier, Silvio Berlusconi, è riuscito ad avere i 316 voti necessari per proseguire l'azione dell'esecutivo, mentre i voti contrari sono stati 301.

La maggioranza richiesta era di 309 voti; i votanti in tutto sono stati 617. Il risultato è stato accolto da un forte applauso dai deputati di maggioranza.

Assenti 5 deputati del Pld, anche Versace non vota
Sono 5 i deputati del Pdl assenti durante il voto di fiducia. Sono Pietro Franzoso (ancora in ospedale dopo un grave incidente di cui è stato vittima), Fabio Gava, Giustina Destro, Alfonso Papa (recluso a Poggioreale) e Luciano Sardelli. Non hanno partecipato al voto nemmeno Buonfiglio e Tremaglia (Fli), Mannino e Versace (Misto), Lo Monte (Mpa) e Zamparutti (Radicali).

Moffa: "Sardelli espulso". Sardelli: "Me ne sono andato"
"Dopo il suo non voto, per me Sardelli è fuori dal gruppo". Così Silvano Moffa, presidente dei deputati di Popolo e Territorio annuncia l'espulsione dal gruppo parlamentare del deputato pugliese che ha deciso di non votare la fiducia al governo. "Ma che dice Moffa? Sono io che me ne sono andato. Vuole fare la parte di chi mi espelle? Mi vuole "marchiare"? E' chiaro che non votando la fiducia sono fuori dalla maggioranza". Lo dice Luciano Sardelli, che respinge tuttavia le voci di un ingresso nell'Udc: "No, per ora vado nel Misto".

Napolitano: "Verifica parlementare era necessaria"
Dopo la bocciatura del rendiconto dello Stato "in base ai precedenti era necessaria una verifica parlamentare della persistenza del rapporto di fiducia, come lo stesso presidente del Consiglio ha fatto". Lo scrive Giorgio Napolitano ai capigruppo di Pdl, Lega e Pt alla Camera. Il ricorso al voto di fiducia per il Capo dello Stato "non dovrebbe comunque eccedere limiti oltre i quali si verificherebbe una inaccettabile compressione delle prerogative delle Camere", pur definendo tuttavia "inammissibile una contestazione dell'art.94 della Costituzione" che lo prevede.

Berlusconi: "A 316 perché abbiamo avuto due impediti a venire"

"Siamo a quota 316 perché da 318 che eravamo, con 2 dei nostri impediti a venire, siamo a 316". A spiegarlo è lo stesso Silvio Berlusconi in Transatlantico subito dopo il voto di fiducia alla Camera.

Bersani: "Governo morirà di fiducia"
"Il governo morirà di fiducia e l'alternativa ora è rafforzata". Lo dice Pierluigi Bersani commentando il voto della Camera. "Oggi la maggioranza ha avuto un voto al ribasso. L'opposizione - spiega il segretario del Pdl - ha dimostrato di non accettare giochi di sopravvivenza sulla pelle del Paese. Da domani il problema politico risulterà ancora più evidente". "Noi continueremo la nostra battaglia, come abbiamo fatto in modo incisivo in questi giorni, sia con la manifestazione nazionale a Roma del 5 novembre, sia con la costruzione di un'alternativa che in questi giorni si è evidentemente rafforzata", conclude Bersani.

Radicali: "Abbiamo votato per rispetto istituzioni, ma abbiamo votato contro"
"I deputati radicali hanno votato contro la fiducia al governo. Lo hanno fatto non appena è finita una riunione che si è resa necessaria dopo che, alle 9,30 circa del mattino, Dario Franceschini ci ha comunicato, come se fossimo a sua disposizione, le intenzioni delle opposizioni di tentare di far mancare il numero legale". Lo spiega il deputato radicale Maurizio Turco: "Il tempo di convocarci, discutere e decidere di partecipare al voto per gli stessi motivi per i quali avevamo partecipato ai lavori dell'Aula di ieri e cioè il rispetto delle istituzioni e della funzione parlamentare".

Alfano: "La maggioranza è sempre più forte"
"Una fiducia a numeri pieni: abbiamo la maggioranza numerica e politica". Così il segretario del Pdl Angelino Alfano, dopo il voto di fiducia. Il governo "esce rafforzato e prosegue nell'attività di governo e nelle riforme", aggiunge spiegando che la maggioranza è "certamente più forte".

Casini: "Berlusconi ormai è l'ultimo dei Mohicani"
"Quella sulla fiducia è una vittoria scontata ma è una vittoria di Pirro perché nulla lascia presagire che da domani il governo riuscirà a governare. Contento lui... Cosa devo dire? Se Berlusconi pensa che 316 voti risolvano i suoi problemi vuol dire che siamo davanti all'ultimo dei Mohicani". Pier Ferdinando Casini condensa così, in una battuta, la lettura del voto di fiducia alla Camera.

Giorgetti: "Destro e Fava per me sono fuori dal Pdl"
"Per quanto mi riguarda gli onorevoli Giustina Destro e Fabio Gava sono fuori dal Pdl". Lo afferma il coordinatore veneto del Popolo delle Libertà, Alberto Giorgetti. Gli "scajoliani" Giustina Mistrello Destro e Fabio Gava, come avevano annunciato, non hanno partecipato al voto di fiducia alla Camera. "Quello che hanno fatto - aggiunge Giorgetti - li mette automaticamente nella situazione di poter essere espulsi dal partito".

Bindi: "Maggioranza allo sbando"
"Il dato politico importante è che la maggioranza è allo sbando e le opposizioni sono unite". Lo ha detto Rosy Bindi, al termine del voto di fiducia alla Camera. "Una maggioranza che si regge su questi numeri, che non garantisce il numero legale, dove va?", ha aggiunto la vice presidente dell'Assemblea del Pd rivendicando le scelte di strategia parlamentare dei democratici: "Noi abbiamo provato quello che dovevamo provare".

Maroni: "Pur essendo padano apprezzo la cabala del 14"

"Pur essendo padano mi piace questa cabala del 14". Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, commenta scherzando la coincidenza del numero 14, stesso giorno in cui nel dicembre di un anno fa il governo aveva ottenuto la fiducia dopo lo strappo con Gianfranco Fini. Il governo ora va avanti? "Certo, yes!", risponde allegro il ministro.

Bossi: "Al voto quando lo deciderò io"
"Appena sono arrivato in aula ho capito che la fiducia sarebbe passata. La Lega c'era tutta ed il Pdl anche". Lo afferma Umberto Bossi, commentando il risultato del voto . Il Governo regge fino al 2013? "Non lo so" risponde Bossi. Il voto anticipato? "Berlusconi - dice Bossi - andrà al voto, quando lo decido io". 

Franceschini: "A ogni voto di fiducia, la maggioranza perde pezzi"

"Ogni volta che si vota la maggioranza perde pezzi. Oggi hanno perso tre voti rispetto all'ultima fiducia e l'opposizione ha il dovere di provarci ogni volta. Di questo passo non siamo lontani". Così Dario Franceschini, capogruppo Pd alla Camera, ha commentato il voto di fiducia.

Gelmini: "Battuto tentativo maldestro dell'opposizione"
"Usciamo rafforzati e temprati da questa ulteriore prova che il governo ha superato, infliggendo una lezione severa all'opposizione e battendo il suo tentativo maldestro, e pericoloso per l'immagine e la vita del Parlamento, di rovesciare con una tecnica di regolamento quel che non le riesce con la politica". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, dopo il voto di fiducia. "Ora deve davvero cominciare il secondo tempo della nostra prova di governo, dobbiamo mettere da parte polemiche e insicurezze e dare vita ad una manovra all'altezza delle attese e delle speranze dei cittadini. Il Pdl e il suo segretario sono certa aiuteranno il governo a percorrere la strada giusta", conclude il ministro.

Camusso: "Voto di fiducia di oggi conferma distanza con il Paese"
"Il voto di oggi sulla fiducia al Governo conferma quanto da tempo la Cgil ha denunciato: la totale distanza tra la discussione e le scelte del Parlamento e la realtà del Paese". Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta il voto alla Camera. "Da parte nostra - aggiunge - ribadiamo il giudizio che questo Governo fa male all'Italia e continueremo a contrastare politiche che aggravano la crisi e non guardano al lavoro".