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Manovra, salta la norma su pensioni
Ue: "Più misure per la crescita"

Dubbi di costituzionalità. Il provvedimento riguardava il riscatto della laurea e degli anni del servizio militare. LʼEuropa dedicherà particolare attenzione al dibattito in corso nel nostro Paese

Ap/Lapresse

Prima modifica alla manovra decisa al vertice di Arcore: salta la norma sulle pensioni, che prevede la cancellazione ai fini del calcolo dell'anzianità del riscatto degli anni di laurea e del servizio militare, validi solo per determinare l'importo dell'assegno.

In particolare, si apprende da fonti di maggioranza, si starebbe valutando la costituzionalità del provvedimento.

La decisione di far saltare tutto sarebbe stata presa al vertice al ministero dell'Economia con i ministri del Welfare Maurizio Sacconi e della Semplificazione Roberto Calderoli.

Sempre secondo quanto si apprende, la questione potrebbe essere affrontata ''collegialmente'', giovedì, probabilmente a margine della riunione del Consiglio dei Ministri, ma sta di fatto che ora bisognerà nuovamente lavorare sul testo del dl economico per garantire "i saldi della Manovra", anche se, a quanto si apprende dai tecnici del Tesoro, questi ultimi resteranno invariati.

A confermarlo sarebbe stato il premier, Silvio Berlusconi, rassicurando tutti sul fatto che le coperture per le modifiche decise nel vertice di maggioranza ci sono e che al limite, ma come extrema ratio, è sempre possibile ricorrere alla "scorta" di un possibile aumento dell'Iva. L'accordo di Arcore, avrebbe aggiunto il presidente del Consiglio, ad eccezione delle misure relative alle pensioni che saranno stralciate, resta valido in tutti i suoi punti, compresa l'abolizione del contributo di solidarietà.

Ue: "Manovra Italia sotto esame"
Nell'analizzare i contenuti della manovra italiana, la Commissione europea dedicherà "particolare attenzione" alle "misure strutturali destinate ad agevolare e sostenere" la crescita per verificare che esse rispettino i parametri fissati nelle raccomandazioni rivolte dall'Ue all'Italia a giugno. Lo ha sottolineato Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo per gli affari economici e monetari Olli Rehn precisando che Bruxelles "segue con attenzione" il dibattito in corso sulla manovra.

Schifani: "Emendamenti in tempi rapidi"
Nel corso della riunione con i capigruppo di maggioranza e con gli esponenti del governo, c'è stato un forte richiamo del presidente del Senato, Renato Schifani, al rispetto dei tempi. Il presidente ha sollecitato maggioranza e governo a presentare in tempi immeditati le varie proposte emendative per consentire alla Commissione competente di averne piena conoscenza e tempi adeguati di dibattito. Tempi che comunque la Presidenza conferma di voler garantire.

Camusso: "Le ragioni dello sciopero restano"
"Le ragioni dello sciopero stavano nell'iniquità della manovra, prima della norma sulle pensioni. L'iniquità rimane". Così la leader della Cgil, Susanna Camusso, replica ai segretari generali di Cisl e Uil per i quali dopo il ritiro della norma sulle pensioni non esistono più le ragioni dello sciopero. "Se fossi in Cisl e Uil - afferma Camusso - aspetterei a gridare vittoria e attenderei i provvedimenti successivi. Comunque, se si conferma che il governo ritira quel provvedimento, questo è figlio proprio della mobilitazione della Cgil".

Casero: "Governo non sta lavorando sull'aumento Iva"
Il governo non aumenterà l'Iva. Lo ha assicurato il sottosegretario all'Economia, Luigi Casero, a margine dei lavori sulla manovra bis al Senato. "Non stiamo lavorando sull'Iva", ha detto Casero, confermando anche che la stretta sulle pensioni decisa al vertice di Arcore sarà eliminata e l'esecutivo sta valutando come "coprire" le risorse mancanti per questa decisione.