Lotta al raket, Schifani: "Il sangue di Libero Grassi non venne versato invano"
A ventʼanni dalla morte dellʼimprenditore siciliano che si oppose al pizzo. Il ricordo del suo gesto di coraggio che pagò con la vita
Vent'anni veniva ucciso l'imprenditore siciliano Libero Grassi, che aveva osato sfidare la mafia.
"Oggi - lo ricorda il presidente del Senato, Renato Schifani - possiamo affermare che la sua morte abbia rappresentato uno spartiacque". E i progressi nella lotta contro il racket delle estorsioni sono la prova che il suo sangue non è stato versato invano, che il suo insegnamento e il suo esempio continuano a vivere".
"Il ricordo della lotta di Libero Grassi per salvaguardare la dignità del lavoro e la libertà dell'attività economica da forme inammissibili di violenza deve costituire fecondo stimolo per una sempre più ampia mobilitazione della coscienza civile e per una sempre maggiore diffusione della cultura della legalità". Così in un messaggio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ricorda l'imprenditore. La lettera è stata inviata alla moglie Pina Maisano. "Con questo auspicio e interpretando la gratitudine di ogni italiano, esprimo a lei e ai suoi figli sentimenti di affettuosa vicinanza e solidale partecipazione".
Procuratore: denunce in aumento
"Le denunce contro il pizzo a Palermo sono aumentate e anche le collaborazioni ma il livello non è ancora alto e non sempre l'atteggiamento degli imprenditori è quello giusto. E' una strada che la società siciliana sta percorrendo faticosamente". Lo ha detto il procuratore capo di Palermo Francesco Messineo, a margine dell'incontro dell'associazione antiracket per commemorare l'imprenditore.