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Spogliarello alla festa del Pd: polemiche

Ravenna, critiche contro lo show sexy ma lo spettacolo non viene annullato

Ansa

Nella rossa Romagna, la festa del Pd non poteva che tingersi di rosso.

Merito, o forse colpa, di uno show a luci rosse che ha animato la festa democratica di Campiano, vicino a Ravenna, scatenando un vespaio di polemiche. Sul palco, oltre alla annunciata performance di Jessica, a sorpresa si è esibito pure "il Vikingo" Davide Fabbri. Dura la reazione delle donne del movimento "Se non ora quando", che hanno chiesto di bloccare l'evento.

Tutto inutile, però. Lo spettacolo sexy, promosso anche dai motociclisti della riviera che per la festa del Pd hanno organizzato un motoraduno in ricordo di un loro amico scomparso, non è stato annullato. Solo, forse, parzialmente frenato, con uno spogliarello non integrale e carezze e strusciamenti meno azzardati del previsto. Sicuramente raddoppiato, con uno show anche al maschile, per rendere il tutto ancora più "democratico".

Le donne dell'organizzazione nata contro il consumo alla carta del corpo femminile, rivolgendosi con una nota ai dirigenti del partito, aveva chiesto come fosse possibile che "nessuno sia in grado di bloccare iniziative così volgari e offensive per le donne". L'invito, in particolare alle "donne del Pd di Campiano e del coordinamento politico delle donne democratiche di Ravenna", era stato esplicito: "Se ci siete, battete un colpo". L'ex assessore provinciale alla Sanità, Emanuela Giangrandi (Pd), aveva proposto la cancellazione dello spettacolo e la proiezione, in alternativa, del documentario 'Il corpo delle donne'.

Niente da fare. Lo spogliarello si è tenuto come previsto. Il presidente del motoclub, Bruno Brunelli, ha cercato di smorzare le proteste: si è trattato di uno "spettacolo soft", ha detto, e l'intenzione "non era certo quella di ledere i diritti delle donne, ma solo quella di ricordare un motociclista scomparso che amava questo tipo di spettacoli". Una spiegazione che non è bastata a placare le polemiche.