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Berlusconi, verifica in Senato

Lʼintervento del premier in tempo reale

Afp

E' terminata nell'aula del Senato l'informativa del presidente del Consiglio chiesta dal Quirinale sull'allargamento della maggioranza dopo l'ingresso dei Responsabili.

Ecco punto per punto l'intervento del premier Silvio Berlusconi.

Libia, valuteremo dopo consiglio supremo difesa - Il governo valutera' il da farsi sulla Libia dopo la riunione del Consiglio di Difesa Supremo che si riunira' alla presenza del capo dello Stato. Il presidente del Consiglio, intervenendo al Senato, ha affrontato anche il capitolo dell'intervento Nato in Libia ricordando come fu il Parlamento italiano ad autorizzare la missione ''che sino ad ora ha salvato migliaia di vite umane''.

Con Bossi amicizia e stima, non ci divideranno mai -
''Ringrazio il governo e la maggioranza per aver difeso scelte difficili, ma necessarie e di lungimiranza. Poi rinnovo l'amicizia e la stima verso Bossi e gli amici della Lega: hanno provato in tutti modi a dividerci, ma non ci sono riusciti e mai ci riusciranno''. Cosi' il presidente del Consiglio, in chiusura d'intervento al Senato, ha voluto ringraziare sia gli alleati che i membri del Governo per il lavoro svolto fino ad oggi e per quello che ancora dovranno svolgere.

Subito il Piano per il Sud -
Il piano per il sud andra' avanti a ritmi serrati. Lo ha garantito il premier, Silvio berlusconi, nel suo intervento al Senato. "da qui alla fine della legislatura - ha spiegato Berlusconi - riuniremo il Cipe ogni mese per finanziare gli otto interventi prioritari che il piano per il sud prevede. La tabella di marcia sara' serrata - ribadisce il premier - la seguiro' io personalmente".

Missioni all'estero, piano di contenimento costi -
"Nel prossimo Consiglio supremo di difesa sara' presentato un piano di contrazione dei costi e una graduale diminuzione dei nostri contingenti"

Patto stabilità, premieremo enti virtuosi -
''Intendiamo apportare una modifica del patto di stabilita' interno per introdurre meccanismi premiali e punitivi, premiali per gli enti locali virtuosi e puntivi per chi non lo e' stato'', afferma il premier Silvio Berlusconi intervenendo in aula al Senato.

Prima dell'estate riforma dell'architettura costituzionale -
''Dobbiamo realizzare la riforma dell'architettura costituzionale. C'e' gia' un'intesa per il superamento del bicameralismo perfetto e il rafforzamento dell'esecutivo. Prima della pausa estiva presenteremo un disegno di legge costituzionale per la modifica dell'architettura, sara' una riforma storica".

Riforma Fisco non produrrà buchi di bilancio -
''La riforma fiscale non produrra' buchi di bilancio. Si avra' un sistema equo e benevolo verso chi e' in condizioni disagiate, chi risparmia e paga le tasse''. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento in Aula alla Senato.

Riforma Fisco non è sfida rigore-coraggio -
''Non siamo di fronte ad una sfida tra coraggio e rigore. La riforma deve essere affrontata senza demagogia e con responsabilita' perche' e' una riforma necessaria''.

"Fisco, tre sole aliquote e più basse" -
''Ridisegneremo l'impianto delle aliquote, vi saranno meno aliquote, solo tre rispetto alle attuali cinque, e piu' basse''. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso del discorso in Senato.

"Riforma del Fisco prima della pausa estiva" -
''Il nostro dovere - spiega Berlusconi - e' quello di portare a termine riforme strutturali necessarie ad agganciare la crescita''. ''In questi giorni - prosegue - abbiamo assistito ad un dibattito surreale sui giornali secondo i quali ci sarebbe stata una spaccatura in seno al governo tra chi vuole aumentare il deficit e chi vuole invece praticare la politica del rigore''. ''E' una rappresentazione grottesca'', prosegue anche perche' ''non si puo' aumentare il disavanzo pubblico. Non lo faremo in nessun caso e per nessun motivo''. La riforma fiscale, sottolinea il premier, ''avra' effetti benefici per tutti: per chi produce e per chi risparmia''.

"Eredità negative ci fanno crescere meno" -
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi critica nell'Aula del Senato i governi precedenti che ''hanno diminuito tra l'altro gli stanziamenti alla sanita' e agli enti locali e hanno diminuito i contributi ai disoccupati''. ''Noi invece - aggiunge - con il nostro governo abbiamo abrogato l'Ici, aumentato di 24 miliardi gli stanziamenti alla sanita'. E lo abbiamo fatto con un'economia zavorrata e un debito pubblico che supera del 24% il pil''.

"Opposizione può dare contributo su riforme" -
Poi un'apertura al centrosinistra. "L'opposizione può dare un importante contributo sulle riforme e in tema di sviluppo", ha detto il premier.

"Non voglio rimanere a Palazzo Cigi per sempre" -
''Sia chiaro - ha proseguito il presidente del Consiglio - non voglio rimanere per sempre a palazzo Chigi e fare a vita il leader del centrodestra, voglio pero' fortissimamente lasciare all'Italia come mia eredita' politica un grande partito ispirato al Ppe; un partito forte trasparente democratico che sia il baluardo primo''.

Politica economica ci ha salvati dal fallimento - 
''La politica economica dell'esecutivo ha salvato il Paese dalla minaccia di un default finanziario e cioe' dal fallimento. Nel 2008 Italia aveva un rapporto deficit pil superiore all'area euro. Quel rapporto da allora e'sempre stato inferiore, ora e' superiore solo ala Germania che non e' gravata dalle eredita' del passato. Abbiamo rischiato di essere travolti da crisi e subire passivamente gli effetti negativi della speculazione. Non abbiamo solo parato il colpo ma abbiamo fronteggiato la crisi con autorevolezza ed efficacia senza ricorrere ad altre misure che hanno adottato gli altri Paesi''.

"Crisi al buio sarebbe folle" -
''L'interesse degli italiani e' completare la legislatura e mantenere i conti in ordine. Eviteremo di finire come altri Paesi europei che si stanno dissanguando. Rivendico di aver messo a riparo il debito pubblico italiano e sarebbe folle mettere tutto in discussione con una crisi al buio''. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi intervenendo in aula al Senato.

"Locuste della speculazione aspettano prede" -  
"Le agenzie di rating ci tengono sotto osservazione e le locuste della speculazione aspettano solo l'occasione per prendere quelle prede che mostrano segni di debolezza''.Lo afferma il premier Silvio Berlusconi intervenendo in aula al Senato.

Nulla di intentato per governo più forte - Il presidente del Consiglio, nel suo intervento al Senato, ha ribadito con forza la volonta' di rafforzare maggioranza e governo rilanciando i 5 punti qualificanti del programma fino al 2013, dal federalismo fiscale, alla riforma della giustizia, fino all'immigrazione, alla sicurezza ed al piano per il Sud.

"Non esiste alternativa a questo governo" -
Silvio Berlusconi accenna di nuovo alla sua uscita di scena dalla politica attiva ma sostiene che al momento non c'è alternativa alla maggioranza tra il suo partito e la Lega Nord. "Non dico dopo di me il diluvio perchè il cimitero è pieno di persone che si ritenevano indispensabili", ha detto Berlusconi al Senato per la verifica chiesta dal capo dello Stato. "Non voglio rimanere per sempre a palazzo Chigi, nè fare per sempre il leader del centrodestra ma lasciare in Italia un grande partito ispirato al Ppe". Berlusconi ha aggiunto che "le tre, quattro opposizioni in Parlamento sono profondamente divise e non sono in grado di esprimere un programma".

"Avanti fino a fine legislatura" - "Sono certo che il governo uscira' rafforzato" dalla verifica parlamentare. Lo afferma Silvio Berlusconi parlando al Senato. "Condivido l'appello alla responsabilita' e alla condivisione, dobbiamo trovare unita' sui valori comuni", dice il premier dicendosi d'accordo con il Capo dello Stato. "Il governo arrivera' a fine legislatura", dice ancora il premier. "Nessuno - sottolinea il cavaliere - in Europa e nel mondo reclama le dimissioni del Capo del governo a fronte di elezioni locali, l'anomalia e' chiedere le dimissioni, questo e' un mero esercizio di propaganda, e' del tutto fuori luogo", conclude il presidente del Consiglio, "l'Italia continua ad essere governata da chi ha vinto le elezioni".