Fonti della Lega fanno sapere che, nonostante l'intesa trovata con M5s, "cresce l'irritazione per il 'partito del no' e che questo tipo di politica non fa bene a nessuno"
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Dopo aver confermato l'accordo sulle trivelle con il Movimento 5 Stelle, la Lega non nasconde la propria irritazione nei confronti degli alleati. A partire dallo stesso leader del Carroccio, Matteo Salvini, il quale sottolinea che "adesso cominceremo a imporre un po' di sì, garantito". E ribadisce che "l'unico no è agli sbarchi, per il resto cominciamo con i sì".
In linea con il vicepremier, fonti del Carroccio hanno fatto sapere che "cresce l'irritazione per il 'partito del no'. La politica del 'no' a tutto non fa bene a nessuno". L'intesa, hanno sottolineato le stesse fonti, salva posti di lavoro, garantisce la continuità di estrazione e il rinnovo delle concessioni in proroga.