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Sblocca Italia, 4,6 mld ad aeroporti Renzi all'Ance: le risorse ci sono

Pronta la lista dʼattesa dei cantieri. Coinvolti gli scali di Fiumicino, Malpensa, Genova, Venezia, Firenze e Salerno. Costruttori critici verso il decreto: "Manca uno shock". Botta e risposta tra il premier e lʼAnce

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Il decreto Sblocca Italia consente l'avvio delle opere già finanziate, per un totale di 4,6 miliardi, per sei diversi aeroporti considerati di interesse nazionale: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Genova, Venezia, Firenze e Salerno. Poco meno della metà delle risorse riguarda lo scalo della Capitale, che potrà realizzare il nuovo terminal con una spesa di 2,1 miliardi di euro.

La norma consente poi di attivare 890 milioni per Milano Malpensa, 360 per lo scalo di Venezia, 20 per Genova, 280 per Firenze e 40 per Salerno.

Se cantieri non partono pronte 4 opere - I 3,8 miliardi stanziati per avviare nuovi cantieri entro tempi certi saranno subito riattribuite se l'apertura dei cantieri non rispetterà l'agenda prefissata. E' quanto prevede il decreto Sblocca Italia che mette in stand by, in attesa di revoche, quattro interventi: la CircumEtnea, le metro di Palermo e di Cagliari, il primo lotto della Termoli-S.Vittore. Queste quattro opere, secondo quanto si apprende, rimangono inoltre le prime che potrebbero essere finanziate con altre risorse con la Legge di Stabilità.

Poletti: "Effetti su occupazione" - "Ci aspettiamo un effetto indotto sull'occupazione, è una delle motivazioni di questa scelta". E' l'auspicio del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, verso le norme del decreto Sblocca Italia.

Parlando a margine di un dibattito alla Festa nazionale dell'Unità di Bologna, Poletti ha spiegato che "facendo questa scelta cerchiamo di produrre un effetto per cui l'economia giri". Ma, "siccome dobbiamo fare i conti anche con un dato di risorse che sono collegate al bilancio dello Stato, il primo problema che abbiamo è che tutte le risorse che sono attivabili bisogna attivarle" e "quindi quello che non costa, dobbiamo farlo subito".

Ance critica: "Manca shock" - Critiche dai costruttori edili al governo all'indomani della presentazione del decreto: "3,8 miliardi di euro sono pochi e non rappresentano uno shock per l'economia", dichiara il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti. "Il testo ha un'ottima impostazione, ma se non ci mettiamo i soldi e non facciamo ripartire le cose perché l'Europa ci blocca, i problemi restano tutti lì", conclude Buzzetti.

Renzi: Ance? Risorse sopra 3 mld - non è tardata la risposta del premier alle critiche avanzata dall'Ance. "Abbiamo preso provvedimenti molto seri, ci possono essere dubbi ma all'Ance rispondo che le risorse sono superiori a 3 miliardi e a Legambiente dico che se c'è il petrolio in Basilicata sarebbe assurdo, in questo momento, rinunciarvi".

Le opere che partiranno nel 2014 - I cantieri che beneficieranno entro l'anno in corso dell'immissione di liquidità per 200 milioni di euro saranno il passante ferroviario di Torino, la terza corsia Trieste-Venezia, la line a CV della metro di Roma, parte del sistema idrico Basento-Bradano in Basilicata.

Le opere che dovrebbero partire nel 2015 - I lavori che si prevede di avviare entro l'anno prossimo sono invece, i seguenti: un lotto dell'Alta velocità tra Verona e Padova, il quadrilatero di autostra tra Umbria e Marche, la ferrovia Lucca-Pistoia, il terzo valico dei Giovi in Liguria, il completamento della Linea 1 della metro di Napoli, la tramvia a Firenze, la metro di Torino, il completamento della Salerno-Reggio Calabria, l'Alta velocità Napoli-Bari e il collegamento ferroviario Messina-Catania-Palermo.