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#Bastabufale, confronto alla Camera contro le fake news: a rischio la libertà di stampa

Dal mondo della scuola a quello del giornalismo, da Facebook a Confindustria, tutti uniti contro la cattiva informazione in quattro tavoli di lavoro per mettere in campo misure concrete sotto lʼegida di Laura Boldrini

#Bastabufale.

E' questo lo slogan che guida il progetto dei quattro tavoli di lavoro riuniti nella Sala della Lupa di Montecitorio per mettere in campo misure concrete sul tema delle fake news. Tra i partecipanti il direttore di Tgcom24 Paolo Liguori, il mondo della scuola con i rappresentanti del ministero dell'Istruzione, polizia e confindustria, operatori del digitale: in tutto 39 realtà per arginare il fenomeno della disinformazione. La presidente della Camera Laura Boldrini, in prima linea in questa battaglia, è stata chiamata ad aprire il confronto: "Il rischio è che nessuno sia più credibile e questo minerebbe la libertà di stampa".

La scuola, dunque, invitata a combattere il fenomeno delle fake news insieme ai principali esponenti dei settori informazione, digitale e imprese, partecipa alla campagna #Bastabufale. "Essere informati è un diritto. Essere disinformati è un pericolo": è intorno a questo motto che si muove la riflessione alla Camera.

L'intervento di apertura di Laura Boldrini "Questa giornata è frutto di un percorso iniziato alla Camera dei deputati tempo fa". Così la presidente della Camera Laura Boldrini, nel suo intervento introduttivo al workshop dedicato al tema delle fake news, inserito nell'ambito della campagna #BastaBufale. Per questo, ha aggiunto "i media tradizionali sono oggi chiamati a uno sforzo aggiuntivo, perché c'è in gioco la loro stessa credibilità. Perché il rischio è che nessuno sia più credibile e questo minerebbe la libertà di stampa, uno dei fondamenti di ogni democrazia compiuta". "Le redazioni - ha aggiunto Boldrini - dovrebbero dotarsi di personale addetto al fact checking e al debunker, per evitare la pubblicazione di bufale e smontare quelle che vengono pubblicate da siti non attendibili".

"Chi droga il discorso pubblico vuole alterare l'assetto democratico, parliamo di qualcosa di dirimente - ha continuato. - Chi immette fatti falsi vuole creare caos, creare una società in cui non ci sono piu' riferimenti. Dobbiamo prendere molto seriamente questa questione, in primis le istituzioni". "Il 2 maggio,  - ha infine annunciato - la vigilia della Giornata mondiale per la libertà di stampa, faremo un evento qui alla Camera, in cui presenteremo un documento che mi auguro sostanziale, pieno di misure concrete da mettere in atto".