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"Vorrei le donne di Facchinetti"

Daniele Battaglia racconta convivenza

"Volevamo una casa come una sala giochi, ora l'abbiamo".

A parlare è Daniele Battaglia che a Tgcom racconta la "convivenza" con Francesco Facchinetti. I due, figli di Dodi e Roberto dei Pooh, vivono insieme a Mariano Comense. Ora Francesco è partito per l'Honduras lasciandogli il gatto e l'affitto da pagare ma Battaglia minimizza:"E' nella normalità". Poi confessa:"A volte vorrei che le sue donne sbagliassero camera e entrassero nella mia"

Daniele, classe 1981, e Francesco di un anno più grande sono amici da sempre. Fin da quando erano poco più che in fasce seguivano i loro papà in tourneé, un modo per imparare il mestiere e "stare insieme", confessa Daniele, che però ci tiene a sottolineare la differenza di carriera e  di personalità con Facchinetti. Oltre all'impegno quotidiano su Radio Italia, Daniele ha appena sfornato il suo primo album "Tutto il mare che vorrei"  e si impegna per diventare un artista a "tutto tondo".

E' vero che ti lamenti con gli amici perché Francesco è partito per l'Isola lasciandoti il gatto e l'affitto da pagare?
Per quanto riguarda l’affitto rientra nella normalità, a volte mi dimentico io, a volte lui. Per quanto riguarda il gatto è vero: è impegnativo. E’ un persiano bianco va pettinato e "scaccolato" ogni giorno. Cioè devo mettergli il collirio, insomma è come un bambino. Si chiama Pituffo, è un regalo di Aida (Yespica ex fidanzata di Francesco ndr).  Pituffo è il vero padrone di casa, noi siamo gli adepti. Ma mi vendicherò: quando torna gli farò trovare un sacco di criceti.

Come mai la decisione di vivere insieme?
Io e Francesco ci conosciamo da sempre. Da quando eravamo bambini andavamo sempre insieme in tournee con i nostri papà, siamo cresciuti insieme. Poi quando per lavoro mi sono trasferito a Milano l’ho chiamato e abbiamo deciso di prendere casa insieme. Lui all'epoca stava con sua mamma a Mariano Comense, da qui la decisione di scegliere casa lì. Per me è come un fratello.

Com'è la vostra casa?
E’ una villetta a schiera ricavata da un vecchio convento, abbiamo un piccolo giardino e un sacco di videogiochi: 4 flipper, tre cabinati e una giostrina in giardino. E’ da quando siamo bambini che sognamo di avere la sala giochi in casa e finalmente l’abbiamo realizzato

Come va la convivenza?
Ci sopportiamola vicenda (ride). Va bene ci divertiamo un mondo. Abbiamo due caratteri differenti: lui è più energico ed espansivo io sono più riflessivo. E forse proprio per questo andiamo d'accordo.

Chi va a fare la spesa?
Siamo entrambi incasinati per il lavoro, ma solitamente sono io che mi accorgo che in casa c’è non c'è più nulla. Ma tra noi due il "braccino corto" l’ho io. Sono più parsimonioso e opto per comprare le cose indispensabili, ma poi cedo alle cose inutili, anche perché a casa nostra abbiamo sempre amici e birre, patatine e gomme sono all’ordine del giorno.

Chi cucina?
Entrambi, Francesco è specializzato nei risotti.  Io, da bolognese, nella paste e il ragù. D’altronde le donne si conquistano anche a tavola!

A proposito di donne come vi gestite quando uno dei due ne porta a casa una?
Dato che abbiamo le camere vicine, a volte vorrei che qualche donna di Francesco sbagliasse porta. Non troverebbe comunque da lamentarsi

Ah quindi è vero che lui "cucca" di più?
No, non è così, diciamo che il suo "palmares" è più ricco. Vanta donne famose e molto belle. Ma io non mi lamento, anche io ho avuto donne belle, solo che non essendo famose non fanno notizia.

Ora sei fidanzato?
No, sono single.

C’è gelosia fra voi?
Ogni sucesso di Francesco è un mio successo e credo sia così pure per lui .

Ti senti un privilegiato?
No. Sia io sia Francesco non facciamo la vita dei nababbi come molti pensano. Abbiamo frequentato scuole pubbliche e anche la casa, per fare un esempio, ce la siamo fatta con i nostri soldi, togliendoci molte soddisfazioni e comprandoci quei giochi elettronici che i nostri genitori da piccoli non ci hanno mai regalato.

Ti ha aiutato essere un figlio dei Pooh?
Essere figlio di Dodi Battaglia per me è un motivo di orgoglio. Mi ha aiutato molto: mi ha dato per osmosi un grande bagaglio culturale. Però ho sempre subito il peso del nome che porto. Pensa che evitavo persino di cantare al karaoke tra amici. Poi ho preso il coraggio a due mani e mi sono lanciato.

E ti sei preso le tue soddisfazioni
.
Sì, sono felice: ho ricevuto la Grolla d'Oro a saint Vincet. Sono stato premiato come Personaggio Rivelazione. Da poco più di un mese è uscito il mio primo album:"Tutto il mare che vorrei".

Cosa vuole fare Daniele Battaglia da grande?
Migliorarmi sempre. La radio aiuta a fare il cantante il cantante a fare bene il conduttore. Insomma vorrei diventare un artista completo. D'altronde tanti grandi della musica, vedi Loretta Goggi, Massimo Ranieri e lo stesso Fiorello sanno fare tutto. Io ho iniziato dalla radio per la passione che ho per la musica e perché non volevo espormi in vetrina per il nome che porto. Ora mi sono buttato e voglio focalizzarmi sul canto. Ma non chiamati Dj Daniele. Io e Francesco siamo diversi. Lui ha avuto subito un grande boom, io preferisco andare avanti a piccoli passi.

Caterina Varvello