Mariah si confessa su Marie Claire
Mariah Carey, 35 anni, torna alla grande. Non solo perché le sue forme stanno piano piano raggiungendo quelle di una capodoglio, ma perché ha concesso un'intervista stuzzicante alla rivista Marie Claire, in cui ha toccato "questioni di peso". Da lle sue opinioni sul suicidio e i rapporti con gli uomini, fino all'arredamento della casa (rigorosamente decoarata con oggetti di "Hello Kitty") e, naturalmente, al cibo.
Ecco cosa propone il Carey-pensiero...
Sul suicidio:
"Sono una persone timorata di Dio e non lo farei mai. Non voglio che i fan credano che, in qualche modo, nelle mie canzoni faccio riferimento al suicidio o che i personaggi di cui canto vorrebbero mai sperimentarlo".
Sui fan:
"Sento per loro un amore incondizionato, che non sono in grado di provare in nessun altro settore della mia vita. Immagino sia una cosa triste da dire. Ma al tempo stesso è bella..."
Sull'abbigliamento
"Il mio preferito? Qualsiasi capo sia striminzito. Vedo il vestire come una sorta di gioco, come si fa con le Barbie"
Sulla sua casa:
"La mia stanza da letto è umidificata. Il mio bagno è decorato interamente da oggetti di Hello Kitty".
Sul cibo:
"Non mi piace mangiare in pubblico. Quando dicono che non lo faccio mai, hanno ragione. Al ristorante la gente mi guarda di continuo, così quando sono da sola mi piace mangiare come una bambina di due anni. Mi metto a letto e sono così eccitata all'idea di guardare un film e sgranocchiare qualcosa, che mi che avrei bisogno di un biberon, tanti disastri faccio...
Sul suo piatto preferito:
"I popcorn fatti dalla mia amica Rachel, perché per cucinarli usa un'intero panetto di burro".
Sul suo peso:
"Non ho un buon rapporto con il peso. Ingrasso e dimagrisco molto rapidamente, anche perché ho una muscolatura molto sviluppata. La gente non sa che ho dei bicipiti da body-builder. Ma non mi piacerebbe comunque l'idea di essere sottile come un ramoscello..."
Sulle relazioni:
"Gli uomini con cui ho dormito si possono contare sulle dita di una mano. E' un fatto dovuto all'insicurezza e alla paura che ho di essere usata. Se mi usassero in altro modo, potrei tollerarlo, ma mai potri superare il fatto di essere sfruttata fisicamente".