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Volvo, la sicurezza è un bene da condividere

La Casa automobilistica svedese conferma, con il progetto E.V.A., come la sicurezza sia il valore principale del marchio e punta a rendere fruibile da tutti i costruttori di automobili le proprie conoscenze sul tema

Volvo, la sicurezza è un bene da condividere - foto 1
tgcom24

Volvo e sicurezza, un matrimonio di lungo corso, iniziato già nel 1927 fu fondata la company.

Un impegno, quello a favore della sicurezza, al quale Volvo è rimasta fedele. Come nel 1959, quando la Casa automobilistica svedese inventò le cinture di sicurezze a tre punti di ancoraggio – quelle che ancora oggi tutti noi usiamo quotidianamente - decidendo di non brevettarle e permettendo così a tutti i costruttori di utilizzarle liberamente. Proprio per festeggiare i 60 anni di questo gesto di grande responsabilità civica Volvo ha deciso di dar vita al progetto E.V.A., una sorta di "biblioteca" digitale, liberamente accessibile, per condividere gli studi sul tema. Un progetto che si accompagna all'obiettivo della casa automobilistica di azzerare entro il 2020 la mortalità per incidente a bordo delle proprie vetture.

La Sicurezza è da sempre il principio che guida le azioni di Volvo - ha spiegato Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia -. Da questa tradizione viene il progetto di condivisione a favore della sicurezza di tutti di cui siamo protagonisti. Ma non basta: riteniamo che un costruttore automobilistico abbia il dovere di occuparsi di tutti i fattori che influiscono sulla sicurezza del traffico, compresi i comportamenti umani".
Per Volvo infatti sicurezza significa anche ampliare il proprio raggio d'azione occupandosi dei comportamenti di chi guida con lo sviluppo di dispositivi che possano andare a limitare gli effetti della velocità eccessiva, della distrazione e della guida in stato di alterazione psicofisica.
Il sistema Care Key, le telecamere per il monitoraggio della guida, la limitazione della velocità massima dell'auto, così come i sistemi di assistenza alla guida sono solo alcuni dei dispositivi già resi disponibili da Volvo e che saranno uteriormente implementati nei prossimi anni.

Sicurezza a disposizione di tutti, il progetto E.V.A.
Il progetto E.V.A. nasce dai risultati di ricerche e studi di Volvo Cars, che hanno messo in evidenza come i dispositivi di sicurezza, generalmente testati su manichini che rispecchiano le caratteristiche di una "persona media", non siano sufficientemente efficaci quando un incidente coinvolge ad esempio una donna, o chi non "combaci" con le caratteristiche tipo.
Ben consapevoli di questo, i tecnici Volvo hanno già da tempo sviluppato dispositivi di sicurezza capaci di proteggere con la stessa efficacia tutte le persone, indipendentemente dal sesso, dall'altezza, dalla corporatura o dal peso, non limitandosi dunque alla "persona media" rappresentata dai manichini utilizzati per le prove d'impatto.
Il passo successivo è stato la creazione di manichini per crash test virtuali allo scopo di comprendere meglio le dinamiche degli incidenti e sviluppare tecnologie di sicurezza in grado di proteggere in egual misura le donne e gli uomini a bordo di un'auto.
Oggi, con E.V.A., la casa automobilistica, proprio come era successo per le cinture a tre punti di ancoraggio, mostra nuovamente che il progresso sociale viene prima del semplice vantaggio finanziario. Condividere i dati delle sue ricerche significa infatti favorire in senso allargato la produzione di vetture più sicure, per tutti.