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Musica retrò, la riscossa del vinile passa dai servizi streaming on demand

A far incrementare le vendite sono, a sorpresa i Millenials, che perlopiù non possiedono neppure un giradischi

Musica retrò, la riscossa del vinile passa dai servizi streaming on demand - foto 1
-afp

Il modo di ascoltare musica è cambiato con il passare degli anni, dai primi juke-box allo streaming c'è stata una vera e propria rivoluzione.

In mezzo vinili, musicassette, compact-disc e mp3. Ed ora, con la musica digitale che domina il mercato, si riscopre il sapore nostalgico del vinile, con il suono analogico che è in grado di regalare emozioni intense.

A sorpresa, sono proprio i Millennials, nati e cresciuti tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, i responsabili dell'aumento degli acquisti dei vinili. Secondo un sondaggio realizzato dall'agenzia Icm Unlimited, infatti, quasi il 35% delle persone che comprano vinili ha tra i 25 e i 34 anni. Il 16% ha tra i 88 e i 24 anni, il 22% ha tra i 35 e i 44 anni, il 18% ha tra i 45 e i 54 anni anni e solo il 10% ha tra i 55 e i 64 anni.

Ciò che stupisce è che parecchi Millennials che comprano vinili, in realtà, non possiedono neppure un giradischi. Scoprono artisti e musica online, quasi il 50% dei consumatori di vinili ascolta prima l'album su Spotify, Deezer, Apple Music. E poi, una volta tolte le cuffiette, va nei negozi per acquistare il supporto fisico. La musica in streaming gratuita quindi contribuisce effettivamente all'aumento delle vendite nel mondo reale.