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Contro la violenza, Manila Grace celebra le donne con un défilée (e un NFT)

Il brand ha presentato la sua nuova collezione puntando sulla forza dell’abbigliamento come strumento espressivo per comunicare se stesse, e lo ha fatto con tre muse d’eccezione. Dando anche un contributo concreto alla causa mettendo all’asta un’opera d’arte digitale “non fungibile”

In una società nella quale ancora troppo spesso gli abusi, le umiliazioni e le violenze sulle donne vengono liquidati con una certa noncuranza, e in cui la gravità e la portata del fenomeno – come raccontano anche le cronache degli ultimi giorni – sono spesso sottovalutati, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre è stata un’occasione per gridare la voglia di cambiamento, celebrando al tempo stesso il valore della femminilità.

Anche nella moda, uno dei settori nei quali maggiormente le donne riescono a ispirare quella creatività capace di esprimere sentimenti di libertà e di positività. Per questo Manila Grace, uno dei più dinamici e versatili brand del fashion Made in Italy, ha voluto sfilare durante questa giornata con la sua collezione Spring/Summer 2022. E lo ha fatto con tre donne d’eccezione – Elenoire Casalegno, Fernanda Lessa ed Elena Santarelli – divenute vere e proprie muse del fashion show tenutosi a Milano.

Muse, perché questa è la parola chiave della collezione Manila Grace, che da sempre prende ispirazione da donne forti, indipendenti e intelligenti per disegnare collezioni inclusive e capaci di liberare energia positiva e comunicare un senso di pura libertà: Musa come la figlia di Zeus che incarna l’ideale supremo dell’Arte, ma musa anche come la pianta – originaria del sud della Cina –dalla quale si ricavano le fibre naturali e resistenti dei tessuti Manila Grace. E musa come le tre protagoniste della serata ma anche come le tante ospiti d’eccezione (Elisabetta Gregoraci, Iva Zanicchi, Costanza Caracciolo, Elettra Lamborghini, Bianca Guaccero, Ludmilla Radchenko, Laura Barriales, Sonia Bruganelli, Cecilia Capriotti, Francesca Piccinini, Ivana Mrazova, Jo Squillo, Nicole Mazzocati e Benedetta Mazza) a rappresentare idealmente tutte le donne.

 

Lo show, ha infatti sottolineato l’ad del brand, Enrico Vanzo, ha voluto celebrare la donna nella sua completezza e poliedricità: “Manila Grace si rivolge ad una donna contemporanea e multitasking. Le nostre madrine ne sono l’emblema, donne molto differenti ma carismatiche e determinate come coloro che scelgono il nostro brand. Abbiamo voluto presentare la collezione a Milano perché simbolo della ripresa e della ripartenza. E’ infatti in questa città che è stata ambientata la nostra ultima campagna stampa perché crediamo molto nella forza trainante di questa capitale del business. Ma è all’Italia e in generale al gusto italiano e alle bellezze del Belpaese che ci ispiriamo per realizzare le nostre collezioni che sono da sempre inclusive e versatili”.

 

Abbiamo voluto realizzare questa sfilata-show in questo momento storico – puntualizza infatti Elena Gandolfo - Marketing and Communication Manager del brand – proprio perché siamo convinti che sia giunto il momento di una vera e proprio rinascita, di tornare a vivere la moda in tutto il suo glamour. Le modelle che hanno sfilato in passerella sono sicuramente delle bellezze poliedriche e l’espressione che Manila Grace è per tutte le donne. Questo per noi è un mantra: vogliamo essere amiche delle donne per farle sentire bene e a loro agio con quello che indossano”.

 

Per questo Elenoire Casalegno, la prima delle tre madrine del brand, ha aperto la sfilata con un poema introduttivo, un’invocazione dedicata alla potenza dell’abbigliamento nel comunicare se stesse e all’importanza di rimanere fedeli alla propria identità esprimendosi a pieno anche attraverso silhouette e colori, abiti e accessori. E’ stata poi la volta di Fernanda Lessa, seconda musa della serata, che con l’esclusivo DJ Set da lei curato ha sottolineato il mood della collezione durante tutto l’evento. E a chiudere la sfilata la terza musa, Elena Santarelli, con un maxi dress gipsy chic a macro balze, con spalline sottili e profondo scollo a V, rosa ciclamino in perfetto stile Manila Grace.

 

Un défilé che ha visto tagli e nuances ispirati a suggestioni africane, alla natura selvaggia, incontaminata e primitiva del continente, con le nuances terrose e avvolgenti della savana e tonalità sature e piene come i blu notte e i turchese dei cieli stellati. E con dettagli dall’appeal coloniale, tessuti raffinati, bluse ampie e pantaloni morbidi, shorts e chemisier che rivivono in chiave urban safari, accostati ad ampi abiti variopinti per un’estate da vivere con passione. A completare i look sandali colorati, zeppe folk e maxi tacchi da abbinare alle iconiche borse Jasmine e Felicia, e alle nuove shopper di stagione. E soprattutto agli occhiali da sole, realizzati in licenza da Castellani e inseriti per la prima volta in collezione. E per rappresentare non solo le donne di oggi ma anche quelle di domani, hanno sfilato anche alcune bambine che hanno presentato la collezione Manila Grace Girl, con abiti e calzature a loro dedicate con uno sguardo al futuro.

 

Durante il défilée, per supportare la Giornata contro la violenza sulle donne non solo sensibilizzando attraverso il linguaggio della moda ma anche in concreto, Manila Grace ha anche realizzato il suo primo NFT, un Non-Fungible token, cioè un’opera d’arte digitale. Realizzata in tempo reale da artisti emergenti che hanno lavorato sulle foto scattate durante l’evento e sulle immagini proiettate sul ledwall, l’opera d’arte “non tangibile” sarà messa all'asta sulle principali piattaforme di vendita (rarible.com e opensea.io) e il ricavato sarà completamente devoluto in beneficenza all’associazione Cerchi D’Acqua, che da più di vent’anni lotta per contrastare la violenza sulle donne e le sue conseguenze.