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Sicurezza online, una valida opportunità per gli investitori

Il fondo L&G Cyber Security UCITS ETF garantisce un’esposizione mirata, competenza nel settore e possibilità di crescita

Il nostro è un mondo iperconnesso. Persone, dati e sistemi ogni giorno si connettono creando una rete digitale di proporzioni sempre più vaste. Una rete che nell’ultimo anno e mezzo ha ricevuto una spinta decisiva dal diffondersi della pandemia di coronavirus: da una parte molte realtà commerciali per sopravvivere hanno deciso di investire in tecnologia, trasformando la propria metodologia di relazione con il cliente, dall’altra molti lavoratori sono passati allo smart working trasferendo nelle proprie abitazioni la propria attività professionale. 

Con l’espandersi di questa rete digitale sono aumentate in maniera proporzionale anche le necessità di difendersi da attacchi informatici rendendo la sicurezza un aspetto fondamentale cui prestare attenzione. Il costo degli attacchi cyber per le aziende italiane è di 7 miliardi di euro ogni anno, mentre 1,37 miliardi  è la spesa annua per proteggere le imprese. Tanto che nel Pnrr messo a punto di recente, il governo ha previsto per la sicurezza cibernetica fondi per 620 milioni in 5 anni. 

 

I fattori di rischio sono molteplici. Un utilizzo sempre più massiccio dei sistemi cloud rispetto a server locali, lo sviluppo del settore IoT (per cui il mondo elettronico traccia una mappa di quello reale, dando un'identità elettronica alle cose e ai luoghi dell’ambiente fisico) e una sempre maggiore diffusione delle intelligente artificiali. Inoltre nel momento in cui milioni di persone, per difendersi da un virus che attacca l’uomo, sono passate all’home working, è emersa per le compagnie la necessità che siano protetti, oltre ai propri server e archivi cloud, anche i device con cui si collegano i propri impiegati, che da casa rischiano di essere più vulnerabili. Basti pensare che di recente una buona fetta della campagna vaccinale è stata messa in crisi da un attacco hacker che ha trovato come facile porta di ingresso l’utenza di un dipendente in smart working.

 

Un settore quindi già importante, al punto che negli ultimi quattro anni, dal 2017 al 2021, a livello globale per la sicurezza informatica sono stati spesi oltre 1.000 miliardi di dollari, è diventato ancora più cruciale. Si stima inoltre che nel prossimo quinquennio il costo globale della criminalità informatica dovrebbe aumentare circa del 15%, arrivando nel 2025 a 10,5 trilioni di dollari. Inevitabile che di pari passo debba crescere la spesa per garantire la sicurezza dei sistemi, con un incremento valutato attorno al 12-15% entro il 2021. 

 

Per questo motivo oggi investire nel campo della cyber security può essere tanto vantaggioso quanto interessante per gli sviluppi futuri. Grandi investitori stanno guardando al settore con interesse già da tempo, e per questo motivo sono nati prodotti che consentono a chiunque di investirci. Tra questi prodotti il fondo L&G Cyber Security UCITS ETF  ha alcune caratteristiche che lo rendono particolarmente interessante e vantaggioso. A partire da un’ampia esposizione globale a un paniere unico di società impegnate nel campo della sicurezza informatica, per arrivare a una diversificazione a livello geografico, settoriale e di capitalizzazione di mercato. Rispetto a un investimento in singole azioni del settore della sicurezza informatica, la volatilità è potenzialmente ridotta. Inoltre il fondo viene ribilanciato trimestralmente in modo da essere reattivo di fronte all’emergere di nuove società e trend nel campo della sicurezza informatica.                        

 

Il fondo L&G Cyber Security UCITS ETF è un’ottima opportunità per gli investitori anche per tre fattori che lo contraddistinguono. Il primo è un’esposizione mirata: l’ISE Cyber Security UCITS Index ha un assetto equiponderato, in modo da essere pronto a cogliere le tendenze di crescita delle società consolidate così come di quelle emergenti. Viene assicurata poi competenza nel settore: l’ISE Cyber Security Industry Classification determina i parametri di inserimento delle aziende da inserire nell’indice in base a soglie di liquidità che prevedono una capitalizzazione di mercato di almeno 100 milioni di dollari e un volume medio giornaliero in 3 mesi di almeno 1 milione di dollari. Non viene tralasciato nemmeno l’aspetto etico, dal momento che vengono escluse dal pacchetto le società elencate nella Future World Protection List: in questo elenco sono comprese società che producono prevalentemente carbone, produttori di armi controverse e violatori perenni dei Principi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite. Infine la domanda crescente di tecnologie per la sicurezza informatica ha determinato un numero elevato di acquisizioni e fusioni, alimentando le opportunità di crescita del settore.