FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento
Contenuto sponsorizzato

Franklin Templeton, affrontare il post pandemia cavalcando i mercati

Michele Quinto, Country Head Italia di Franklin Templeton, spiega la ricetta della società di gestione per ritrovare fiducia e voglia di investire

La pandemia ha fortemente impattato anche nel mondo finanziario. Insicurezza e scarsa propensione agli acquisti hanno portato ad un accumulo di liquidità sui conti correnti degli italiani. Una nuova realtà che non ha trovato però impreparato il mondo del risparmio gestito, come spiega Michele Quinto, Country Head Italia di Franklin Templeton. “E’ arrivato il momento per per i clienti di approfittare di alcuni trend che la pandemia ha accelerato, dal ritorno dell’azionariato, al mercato obbligazionario, passando per investimenti Esg “dinamici”.

Azionariato, obbligazioni e private market
Nella ricetta di Franklin Templeton si trovano tre parole chiave che indicano come affrontare il prossimo futuro: azionariato, obbligazioni e private market. “Il trend del ritorno dell'appetito verso l'azionariato è ancora abbastanza caldo - piega Quinto -. Anche se l'inflazione dovesse iniziare a crescere, non crediamo che le banche centrali possano intervenire sui tassi e questo è un buon segnale per chi vuole tornare nell’equity. Quello che noi stiamo consigliando ai nostri clienti è di concentrarsi sui settori o sui listini che sono più sensibili ai tassi di interesse, perché se i tassi di interesse stanno fermi aziende come quelle tecnologiche e quelle che si basano sull' innovazione possono avere delle aspettative un po' più alte”. 

Punto di vista fuori dal coro per il mercato obbligazionario. “I portafogli obbligazionari in questa fase sono attaccati un po' da tutti - prosegue il Country Head di Franklin Templeton -. Ma il punto è: si può creare valore nel mercato obbligazionario con tassi bassi? La risposta è sì,  se ci sono dei gestori che riescono ad avere una dinamicità di portafoglio, un approccio flessibile, che riesca quindi a cavalcare le onde del mercato quando ci sono”.

 

Infine un discorso a parte merita il  private market: “Siamo convinti che sempre di più nei prossimi anni ci sarà la necessità di inserire, soprattutto nei portafogli retail, un po' più di asset illiquidi - prosegue Quinto - perché il premio che l’illiquidità dà al cliente è un valore che bisogna oggi prendere in considerazione per tornare a dare un senso agli investimenti finanziari”.

 

Esg e dinamicità

Anche Franklin Templeton ha abbracciato il mondo degli investimenti Esg, ma il suo sguardo verso il futuro punta verso realtà dinamiche, guardando oltre quelle “fotografie che noi spesso facciamo alla situazione sulla sostenibilità piuttosto che sulla governance - spiega Quinto -. Ora siamo più interessati all’Esg che potrebbe essere definito dinamico, cioè verso quelle aziende che diventeranno Esg, perché è lì il vero problema: individuare quelle società che magari ancora non sono pronte ma su cui  bisogna fare engagement, che bisogna seguire in un percorso virtuoso, perché è lì che c’è valore. Proiettare queste aziende da qui a cinque anni e capire come si evolveranno, perché oggi sono loro quelle più impegnate anche internamente a creare valore sulla sostenibilità. Queste sono le aziende su cui bisogna investire e che produrranno maggiore valore all’interno dei portafogli”.