L'ACI chiede la patente a livelli
La proposta del Presidente Sticchi Damiani
Dopo la patente a punti, la patente a livelli. Significa che, come già per le moto, chi consegue il diritto di guidare un'auto potrà salire gradualmente verso modelli più potenti man mano che acquisisce esperienza. Proprio come accade per la guida dei motocicli. A proporre l'idea è il Presidente dell'Automobile Club d'Italia Angelo Sticchi Damiani, che invita il governo a prenderla in seria considerazione.
Il punto di partenza della patente a livelli è la norma attuale che vieta ai neo-patentati di guidare auto di grossa cilindrata nel primo anno dal conseguimento della licenza. Poi però non esistono più limiti e giovanissimi ventenni possono tranquillamente mettersi al volante di bolidi dai troppi cavalli. Per Sticchi Damiani sarebbe invece preferibile un passaggio graduale (a livelli appunto) verso le auto più potenti, perché la formazione alla guida non si conclude con i soli corsi di un'autoscuola né in tempi brevi. “L'ideale – spiega il neo-Presidente dell'ACI – sarebbe seguire un corso di guida sicura”.
Il tutto avverrebbe nel nome della sicurezza stradale. E oltre alla patente a livelli, Sticchi Damiani suggerisce altre possibili novità nel codice della strada, come l'inasprimento delle sanzioni legate ai comportamenti particolarmente pericolosi del guidatore, come l'eccesso di velocità, il mancato rispetto della precedenza e della distanza di sicurezza.