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Terrorismo, 007 di Parigi sotto accusa Ignorata allerta attacco dallʼAlgeria

Dal Paese maghrebino sarebbe arrivata unʼallerta per un imminente attacco il giorno prima dellʼirruzione dei terroristi a Charlie Hebdo. I due fratelli erano da anni nella lista no-fly degli Usa

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-afp

Dopo i massacri, la Francia si interroga sulla propria sicurezza per l'ennesimo flop dei servizi segreti. Alla luce della notizia che dall'Algeria sarebbe arrivata un'allerta per un imminente attacco il giorno prima dell'irruzione dei terroristi a Charlie Hebdo. "Sarà necessario porsi delle domande", si era limitato a dire il premier Manuel Valls, invitando a rinviare dibattiti e polemiche a quando la fase di emergenza sarà del tutto superata.

"Il 6 gennaio - rivelano i media locali - i servizi segreti algerini hanno contattato i loro omologhi francesi avvertendoli che una massiccia operazione terroristica stava per avere luogo". Al momento la notizia non ha trovato conferme, ma è bastata per riaccendere la polemica sulla sorveglianza dei soggetti a rischio e in particolare delle cellule jihadiste collegate con il Maghreb.

Come quella basata nel 19/o arrondissement di Parigi, a cui erano collegati sia Cherif Kouachi, uno dei due killer di Charlie Hebdo, sia Amedy Coulibaly, il sequestratore di Parigi.

Noto alle forze dell'ordine come soggetto pericoloso, Coulibaly era uscito di prigione pochi mesi fa. Era stato arrestato nel 2010 perché coinvolto nell'organizzazione di un piano, mai messo in atto, per far evadere il terrorista Said Ali Belkacem, l'autore dell'attentato alla stazione RER di Saint-Michel a Parigi. Nel lungo processo che era seguito, era stato condannato nel 2013 a cinque anni: tre li aveva già scontati, uno gli è stato condonato, quindi nel marzo scorso era potuto uscire e far perdere le proprie tracce agli 007 d'Oltralpe.

Circostanze che hanno portato molti, nel mondo politico e non solo, a chiedere una revisione delle leggi contro il terrorismo, per adeguarle da un lato ai nuovi mezzi di comunicazione, e dall'altro ai nuovi metodi di attacco, che non passano più per autobombe e gesti di massa ma piuttosto da attacchi mirati ad alto effetto simbolico.

Attentatori Charlie da anni in lista no-fly degli Usa - Anche i due fratelli autori della strage a Charlie Hebdo erano da anni nella lista delle autorità aeroportuali Usa (no-fly list) e in quella delle persone da tenere sotto controllo per minacce terroristiche, minacce evidentemente sottovalutate dagli 007 francesi.