FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Attacco a Westminster, dubbi sull'identità del killer

Per un giornalista della Bbc lʼuomo identificato come responsabile sarebbe invece detenuto in una prigione inglese

Dubbi sull'identità dell'attentatore di Londra.

Secondo alcune fonti si tratterebbe di Abu Izzadeen, un cittadino britannico, di 42 anni, nato da una famiglia jamaicana a Hackney, zona est di Londra. Scotland Yard non conferma e non smentisce, mentre secondo il giornalista Dominic Casciani‏ della Bbc, che cita l'avvocato e il fratello di Abu Izzadeen, l'attentatore non può essere lui, perché l'uomo al momento si troverebbe in carcere. L'emitttente Channel 4, testata che aveva confermato l'identità dell'attentatore, adesso parla di "somiglianza incredibile che ha tratto in inganno". Secca la smentita dell'avvocato di Aby Izzadeen, nato Trevor Brooks: "E' ancora in prigione", dice.

D'altra parte il profilo di Brooks parla di un uomo a più riprese entrato nel mirino dell'anti terrorismo. L'uomo era infatti il portavoce di Al Ghurabaa, un'organizzazione terroristica di matrice islamica, che era stata iscritta nel 2006 nella lista nera delle organizzazioni pericolose dal Parlamento britannico attraverso il Terrorism Act.

Brooks si era convertito all'Islam il giorno prima di compiere 18 anni, il 17 aprile del 1993, cambiando il suo nome in Omar, ma preferendo essere chiamato Abu Izadeen. Parla correntemente l'inglese e l'arabo. Di professione elettricista, si è sposato nel 1998 e ha avuto tre figli.

Nel 1990 ha incontrato Omar Bakri Muhammad e Abu Hamza al-Masri nella moschea di Finsbury Park: qui, sembra essere avvenuta la sua radicalizzazione. E' stato in Pakistan nel 2001, prima degli attacchi dell'11 settembre. Alla polizia ha detto di essersi recato lì per dare una serie di conferenze. Ma ha anche affermato di aver partecipato a campi di addestramento terroristici in Afghanistan.

"Encomiabili", così aveva definito i kamikaze del 7/7 di Londra. Egli stesso arringando i suoi seguaci aveva dichiarato di voler morire come attentatore suicida.

Andava predicando di voler portare la sharia nella Gran Bretagna. Nell'agosto del 2007 è stato accusato da Scotland Yard di incitamento al terrorismo. Per questo ha scontato una condanna a quattro anni e mezzo.