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Strage di Nizza, lʼIsis rivendica lʼattentato - Ma i contatti del cellulare del killer portano ad Al Nusra

La autorità francesi mostrano cautela riguardo il legame tra il killer e lo Stato islamico. Fermate cinque persone

Strage di Nizza, l'Isis rivendica l'attentato - Ma i contatti del cellulare del killer portano ad Al Nusra

L'Isis ha rivendicato l'attentato di Nizza, ma secondo quanto riporta Le Monde i contatti trovati nel cellulare del killer portano ad Al Nusra, cellula islamista rivale. Le autorità francesi si mostrano quindi caute: "Al momento non ci sono prove di legami tra l'Isis e il killer". Intanto 5 persone vicine a Mohamed Lahouaiej Bouhlel sono state fermate. Ritrovata la cuneese dispersa: è in ospedale. Una ventina di italiani ancora dispersa.

  • Cazeneuve invita i volontari a unirsi alla riserva nazionale

    Il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ha lanciato pubblicamente un "appello ai volontari ad unirsi alla riserva nazionale". Attualmente, "la mobilitazione nella riserva operativa, solo d'estate, permette ai prefetti di attingere ad una risorsa di 12mila volontari, tra gendarmerie e polizia", ha aggiunto.

  • Cazeneuve: "Rafforzata la sicurezza in tutta la Francia"

    Dopo la strage di Nizza sono state rafforzate le misure di sicurezza in tutta la Francia. Lo ha deciso il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve.

  • Nuovo Consiglio di sicurezza al'Eliseo

    Un nuovo consiglio di Sicurezza e Difesa è stato convocato per lunedì alle 9 all'Eliseo da Francois Hollande. Accanto a lui ci saranno il primo ministro, Manuel Valls, il ministro degli Esteri, Jean-Marc Ayrault, il ministro della giustizia, Jean-Jacques Urvoas, il ministro della Salute, Marisol Touraine, ma anchefunzionari della polizia , della gendarmeria, i servizi di intelligence e il capo di Stato Maggiore Pierre de Villiers. Lo rende noto Le Figaro.

  • Nel cellulare dell'attentatore "nomi interessanti"

    Le indagini su Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l'attentatore di Nizza, si stanno concentrando sul telefono cellulare ritrovato nel camion dell'attacco, insieme ai suoi documenti e a un bancomat. Secondo quanto rivela "Le Monde", sarebbero emersi alcuni nomi "interessanti" e in particolare contatti comuni con Omar Diaby, un jihadista di spicco originario di Nizza, legato però al fronte Al Nusra e non all'Isis.

  • Cuneese dispersa si trova in ospedale

    E' stata ritrovata in ospedale dalla figlia, Marinella Ravotti, la 55enne di S.Michele Mondovì di cui si erano perse le notizie. E' ricoverata al "Pasteur" in Rianimazione in una stanza accanto a dove si trova il marito, Andrea Avagnina. Ha subito numerosi traumi e anche il viso è tumefatto, la figlia Beatrice l'ha riconosciuta dagli anelli. A renderlo noto una cugina della donna ferita, a S.Michele Mondovì.

  • Video mette in dubbio identità dell'attentatore

    Un video pubblicato tramite YouTube pone un inquietante interrogativo sull'identità dell'autore della strage di Nizza, identificato come Mohamed Lahouaiej Bouhlel, tunisino di 31 anni, originario di Msakna, un paesino nei pressi di Sousse. Nel video, della durata di 40 secondi, un uomo che sembra corrispondere nei tratti del volto a Bouhel, spiega di avere appreso la notizia dell'attentato e di essere assolutamente estraneo ai fatti di Nizza.

  • Marine Le Pen attacca il governo

    La leader del Front National Marine Le Pen attacca duramente il governo Hollande e in particolare il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve dopo la strage di Nizza. "In qualsiasi Paese del mondo, un ministro dell'Interno con un bilancio così spaventoso, 250 morti in 18 mesi, si sarebbe dimesso", ha tuonato in una conferenza stampa nella sede del partito a Nanterre, sottolineando le "gravissime carenze dello Stato nel suo compito principale: la protezione dei suoi cittadini".

  • Nell'attacco morti 4 tunisini, uno era un bambino

    Quattro tunisini sono morti nell'attentato di Nizza e cinque sono dispersi. Lo riferisce la rete all news "i-Tele'". Tra le vittime c'è anche il piccolo Kylian, 4 anni, le cui foto erano girate a più riprese nei giorni scorsi sulle pagine dei social network per la ricerca degli scomparsi.

  • Un medico: "Attentatore soffriva di alterazione della realtà"

    L'attentatore di Nizza soffriva di "alterazione della percezione della realtà, quindi di un principio di psicosi". Lo dichiara al quotidiano "L'Espress" il dottor Chemceddine Hamouda, che aveva incontrato Mohamed Lahouiaej Bouhlel nell'agosto del 2004, quando aveva solo 19 anni.

  • Marito dispersa: "Di mia moglie nessuna notizia"

    "Non ho notizie di mia moglie, non so nulla". Lo ha detto Piero Massari, marito di Carla Gaveglia, una delle persone disperse durante la strage di Nizza. "Sono in reparto all'ospedale con mia figlia - ha detto - che sta relativamente bene. Sono con lei e questo per ora mi basta".

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