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Migranti, Macron: "I populisti in Europa come la lebbra" | Di Maio replica: "Parole offensive e ipocrite"

"I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo", ha detto il presidente francese. Immediata la risposta (ironica) anche da parte di Salvini: "Eʼ proprio un signore Macron..."

Migranti, Macron:
ansa

Macron difende la sua politica sull'accoglienza dei migranti e tuona contro la "lebbra" dei populisti.

"Li vedete crescere un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo! Fanno le peggiori provocazioni e nessuno si scandalizza", dichiara il presidente francese. Immediata la replica del vicepremier Luigi Di Maio: "Parole offensive e ipocrite".

"La vera lebbra è l'ipocrisia di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale sul diritto sacrosanto di chiedere una equa ripartizione dei migranti. La solidarietà o è europea o non è", sottolinea Di Maio.

A rispondere a Macron ci ha pensato anche l'altro vicepremier, Matteo Salvini, che affermato con ironia: "Macron ha detto che chi non accoglie è un populista lebbroso. Un signore, eh: caviale, champagne e signorilità. Ma io lezioni da un Paese che ha l'esercito alla frontiera italiana non ne prendo. Se la Francia si prende dieci barconi dalla Libia, ne riparliamo".

Secondo Le Figaro, il presidente francese si è scagliato contro il rifiuto da parte dell'Italia di aprire i porti alle Ong. E a chi lo accusa di inazione rispetto all'accoglienza dei migranti, il capo dell'Eliseo chiede di "guardare ciò che accade altrove". "Quando gli altri tradiscono, anche l'asilo, fanno le peggiori provocazioni umanitarie - ha proseguito - ed è questo che bisogna denunciare e contro cui bisogna battersi. Non dividendoci tra noi stessi. E' contro quelli che bisogna scandalizzarsi. Contro il nazionalismo che rinasce, contro le frontiere chiuse che propongono alcuni".

"Ci abituiamo a tutti gli estremi in Paesi che, per anni, sono stati europeisti come noi", ha aggiunto Macron, criticando poi le "nostre élite economiche, giornalistiche, politiche, che hanno una responsabilità immensa su questo tema".