Turchia, "sostegno al golpista Gulen": ergastolo per sei giornalisti e accademici
Tra loro figurano i fratelli Ahmet e Mehmet Altan e la reporter Nazli Ilicak, accusati di aver tentato di "rimuovere lʼordine costituzionale"

Un tribunale di Istanbul ha condannato all'ergastolo sei giornalisti e accademici turchi per aver sostenuto la presunta rete golpista di Fethullah Gulen. Tra loro figurano i fratelli Ahmet e Mehmet Altan e la reporter veterana Nazli Ilicak, accusati di "partecipazione a una rete terroristica" e di aver tentato di "rimuovere l'ordine costituzionale".
Ahmet Altan, ex direttore del quotidiano Taraf, è tra i più noti giornalisti turchi. Il fratello Mehmet è scrittore e professore universitario di economia. La Ilicak, anch'essa nota reporter e commentatrice, ha scritto in passato per il giornale dei "gulenisti", Zaman, oggi chiuso.
Tutti si trovavano in custodia cautelare in carcere da oltre un anno, accusati tra l'altro di aver inviato in una trasmissione tv "messaggi subliminali" di propaganda a favore del tentativo di golpe del 15 luglio 2016, poco prima che avvenisse. Gli altri condannati sono Sukru Tugrul Ozsengul, Yakup Simsek e Fevzi Yazici. Gli imputati si erano dichiarati innocenti.
A gennaio, due diversi tribunali locali di Istanbul si erano rifiutati di dare seguito a una decisione della Corte costituzionale turca, che aveva ordinato il rilascio di Mehmet Altan insieme a un altro giornalista veterano, Sahin Alpay, anch'egli accusato di sostegno a Gulen. Il braccio di ferro giudiziario aveva suscitato nuove polemiche sulle garanzie dello Stato di diritto in Turchia.
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