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Usa, Donald Trump lancia la guerra alla legalizzazione della marijuana

Nuova crociata contro uno dei provvedimenti voluti da Barack Obama

Usa, Donald Trump lancia la guerra alla legalizzazione della marijuana - foto 1
-afp

L'amministrazione Trump, attraverso il ministro della Giustizia degli Stati Uniti, Jeff Sessions, ha annunciato l'annullamento della politica dell'era Obama di scoraggiare i procuratori federali dal perseguire reati legati alla marijuana negli Stati che l'hanno legalizzata.

La mossa è una dichiarazione di guerra contro la liberalizzazione di questo stupefacente, di cui le leggi federali vietano la vendita, l'acquisto e il possesso.

La mossa rappresenta una vera dichiarazione di guerra contro la legalizzazione della marijuana, di cui le leggi federali vietano la vendita, l'acquisto e il possesso. Sessions, d'altronde, non ha mai fatto mistero del suo disprezzo per la sostanza, né della sua contrarietà alla legalizzazione. Sino ad ora sono sei gli Stati americani che consentono l'uso della cannabis a livello ricreativo: Colorado, Washington, Oregon, Alaska, Nevada e California, che dal 1 gennaio ha lanciato ufficialmente il mercato più grande al mondo. Ed entro la fine dell'anno dovrebbero aggiungersi alla lista anche Maine e Massachusetts.

L'approccio lanciato dall'amministrazione Obama ha permesso ad un nuovo settore di prosperare negli Stati che hanno dato il via libera alla vendita per uso ricreativo e medico. In Colorado, ad esempio, si tratta di un business che supera il miliardo di dollari all'anno e dà lavoro a migliaia di persone. Non è chiaro che impatto la decisione di Trump avrà sulla vendita. Ma tantissime aziende che hanno deciso di investire nel settore potrebbero essere a rischio. Come la Scotts Miracle-Gro, che produce oggetti per il giardinaggio e ha speso centinaia di milioni di dollari per acquisire società che vendono terreno, illuminazioni, fertilizzanti e altri prodotti ai coltivatori di marijuana. Le azioni della compagnia sono scese del 3,8% a 104,54 dollari dopo la notizia dell'inversione di rotta, e anche alcuni titoli canadesi legati alla cannabis sono diminuiti drasticamente.